LA RIFORMA DELLA “CARTABIA” DELLA GIUSTIZIA ANDRA’ ALLA FIDUCIA
Come volevasi dimostrare sembra che sia un copione già scritto che si sta attuando.
Sul DDl Zan si eliminano quasi un migliaio cosi si dovrebbe approvare. Mentre sulla riforma della giustizia che il ministro Cartabia vorrebbe fare approvare. Tutto cio’ sta portato alla crisi il M 5Stelle che verrebbe portato a rimorchio delle insofferenze della magistratura, questo fa capire realmente le capacità di Conte nel movimento e nella stabilità del governo.
Tutto cio’ evidenzia che la nostra politica è difficilmente governabile. Sembra che le forze politiche tutte, non se ne importano. Da più fonti da piu’ esponeni non determinanti nei partiti dicano anzi pensano “tanto chi ci tiene alla tenuta con l’Europa è Draghi ed al calar del sole , noi partiti possiamo continuare ad occuparci dei nostri “interesse”
Che molti parlamentari si siano scontrati sulla legge che riguarda l’omotransfobia facendo creare situazioni imbarazzanti era scontato. Se ricordiamo doveva essere una norma di iniziativa parlamentare che invece man mano è diventata di interesse pubblico,e adesso per smorzare animi infuocati si vuole ricorrere alla fiducia, ma questo potrebbe andare avanti ad oltranza.Se considerate altre svariate scadenze piu’impellenti molto probabilmente tutto slitti a fine estate inizio autunno, cosa che potrebbe servire per rilassare e tranquillizzare e rafforzare movimenti in fase di costruzione e gelosie di partito.Il tutto va bene a tutti i partiti che potranno farne materia per la campagna elettorale, strumentalizzando ciascuno alla propria convenienza sia politica che per avere facili consensi in certe fasce o tradizionaliste o radicali. L’elezioni rivelerà il test delle urne dove si capirà chi avrà utilizzato di piu’ la tv e i giornali cosi da ripieghiare o trovare quel punto di incontro che in fondo oggi non ha voluto nessuno.
In questa maniera certamente non si potrà fare la riforma della giustizia, almeno approvarla in un ramo del parlamento entro fine agosto, se le forze politiche che compongono il governo non vogliamo mandare all’Europa un messaggio errato di confusione. Certamente il tutto sarà rimandando all’autunno, pero’ si rischierebbe molto, perché l’autunno non sarà proprio un periodo tranquillo in cui dedicarsi a scambi di opinioni di alto profilo.
Se analizziamo i fatti ci rendiamo conto che sono è piuttosto inesorabile mostrerebbe crudeltà .Se siamo attenti al dibattito la ministro Cartabia ha detto in maniera esplicita, che nelle attuali condizioni i confronti fra e coi partiti non servono a nulla. Le mediazioni intrapresi, il testo elaborato è frutto di quegli accordi , senza aver creato un buon combinato disposto. Ci sono state delle richieste di una politica incapace di proporre cose reali e fattive frutto di una uno scambio di opinioni di un ragionamento che abbia fatto maturare idee,invece ha portato a delle prese di posizioni di una parte almeno della corporazione dei magistrati.
Dobbiamo dirlo anzi ripeterlo, è sempre la stessa storia di ogni riforma della giustizia, quando si toccano determinati punti che fanno comodo ma sono strumenti divenuti inaccettabili dalla coscienza comune,tutto cio’ fa gridare i pubblici ministeri che allora non si potrà più fare giustizia. Ogni volta che si eliminano o cambiano norme o leggi,come è successo in tempi molto lontani con l’abolizione dell’uso della tortura,che ha portato dei risultati ottimi ,succede che si sostiene sempre che senza quei “mezzi” non si arriverà mai a dare giustizia. Se poi con quei sistemi si fa anche strage di diritti di innocenti, pazienza, come nell’uso del vaccino che si è sperimentati su di noi, facendo dei morti ,ma poi illustri dichiarano sono danni collaterali che vanno accettati.
Facendo cosi allora “diventa conveniente delinquere” e sperimentare su di noi il vaccino. Vogliamo definirla frase consolidata.ma torniamo alla giustizia. E’ evidente che non è che coi sistemi attuali la magistratura gli inquirenti abbiamo poteri di ridurre i reati per effetto delle procedure.Tutto questo marasma evidenzia l’incapacità che talune corporazioni, che riescono a coinvolgere un po’ di politici ed giornalisti (compiacenti) disinvolti, primo non comprendere,secondo illustrare il tema,terzo come affrontare determinare distorsioni giudiziarie di un sistema che non è in grado di dare giustizia totale, se non avendo la possibilità di avvalersi di una libertà d’azione ampia (poter portare procedimenti definiti infiniti, senza che l’altro non possa dire nulla,cioè zittire d’altro).