MANCA UNA LEADERSHIP FORTE E AUTOREVOLE .
Smantellata una parte importante del decreto dignità, sfasciata la riforma Bonafede sulla prescrizione, ancora rinviati i tagli all’editoria fortemente voluti dal nostro Vito Crimi, prorogata la norma salva-Mediaset senza colpo ferire.
Questa, in soldoni, è la sintesi dell’azione della maggioranza e dell’esecutivo delle ultime 24 ore.
Un’azione che, anche con il più alto richiamo alla responsabilità, a mio parere non è possibile accettare.
Purtroppo, temo proprio che ciò che è successo sia la diretta conseguenza anche della mancanza di una leadership forte, condivisa e autorevole, un’assenza NON PIÙ sostenibile per il Movimento 5 Stelle. I partiti ci vedono deboli, litigiosi, divisi, e ovviamente pensano di approfittare di questo momento, e anche di alcuni evidenti errori, per smantellare con un colpo di spugna tutto ciò che avevamo faticosamente costruito.
È necessario, ora più che mai, attivare tutte le procedure per portare rapidamente la nostra comunità a esprimersi e decidere se procedere con il nostro progetto di riorganizzazione e confermare il nostro Giuseppe Conte come nuovo leader.
Una volta fatto ciò e anche in tempi rapidi, occorre aprire una serie e profonda analisi sulla permanenza del Movimento in questo Governo. Siamo entrati nell’esecutivo per VIGILARE sulle modalità di spesa dei 209 miliardi ottenuti dal Presidente Conte in Europa, e per impedire che venisse cancellato il lavoro fatto nei due anni e mezzo precedenti al Governo.
Ma se tutto questo non è possibile, se accade esattamente l’opposto e le nostre istanze non vengono rispettate, se c’è la volontà di smantellare le nostre riforme pezzo per pezzo, penso proprio che non dobbiamo essere disposti a tollerarlo.
Responsabilità verso il Paese sì, e ne abbiamo dimostrata finora molta. Essere raggirati e umiliati, NO!