Francesco Miglio, fortemente preoccupato per l’accaduto,”ce ne sono altre ecoballe bisogna intervenire”
Questa mattina, gran parte dei cittadini residenti in San Severo e nella vicina Apricena, hanno avvertito un odore sgradevole, con una colonna di fumo nero propagata nel cielo, a causa di un incendio di ecoballe verificatosi presso un centro situato lungo la S.S. 89, nel tratto che collega San Severo ad Apricena. Poco fa il Sindaco Francesco Miglio, fortemente preoccupato per l’accaduto, ha scritto al Prefetto di Foggia, Carmine Esposito, chiedendo la convocazione di un Tavolo Tecnico.
Illustrissimo Signor Prefetto Dottor Carmine Esposito,
questa mattina il risveglio dei Sanseveresi è stato tutt’altro che piacevole. Alle prime ore del giorno si è verificato un vasto incendio di ecoballe presso un ex centro di raccolta, sito sulla S.S.89 che collega San Severo ad Apricena. Una colonna intensa di fumo nero si è propagata per ore, visibile dai centri cittadini di San Severo e di Apricena. Le ecoballe andate a fuoco sono circa 300 e pare erano state poste sotto sequestro dal NOE dei Carabinieri, nel lontano 2017. Sul luogo dell’incendio sono prontamente intervenuti i Carabinieri della Compagnia di San Severo, i tecnici dell’ARPA e i Vigili del Fuoco di San Severo, per gli interventi urgenti, nonché per gli accertamenti del caso. Le preoccupazioni per i danni alla salute dei miei Concittadini, purtroppo, non finiscono qui, atteso che in una delle strutture adiacenti al luogo dell’incendio di stamane è presente un ingente quantitativo di ecoballe, frutto di un sequestro posto in essere, nell’aprile 2021, dalla Guardia di Finanza, a seguito di un procedimento penale pendente innanzi al Direzione Distrettuale Antimafia di Bari.
Vi è, quindi, la impellente necessità di provvedere alla rimozione, ovvero all’immediato smaltimento, dell’ingente quantitativo di materiale tossico sequestrato, materiale che, qualora dovesse essere ulteriormente oggetto di incendi – di origine probabilmente dolosa! – arrecherebbe danni irreparabili alla salute dei miei Concittadini, al settore agroalimentare, elemento fondamentale della economia locale, ed alla sicurezza di tutti. A tanto si aggiunga che, in un capannone sito in Zona CIP, in agro di San Severo, di metri quadri 500, risulterebbe esserci un quantitativo di circa 650 tonnellate di ecoballe, anche queste poste sotto sequestro da qualche anno.
Le chiedo, pertanto, Illustrissimo Signor Prefetto, di voler convocare, quanto prima, un tavolo tecnico con tutte le Istituzioni interessate, onde individuare gli interventi urgenti, necessari ed opportuni per affrontare la grave situazione. Nella certezza di trovare in Lei tutta la necessaria disponibilità, in attesa di un Suo riscontro. Le porgo distinti saluti.