Mafia, la squadra Stato agisce su 6 aziende del Foggiano. Il prefetto Grassi (lo sbirro)emana nuove interdittive tra Gargano e Tavoliere
I provvedimenti spiccati dal Prefetto Grassi (denominato SBIRRO) sono 42. “Bisogna essere decisi e rafforzare i controlli e verificare i giusti rapporti con la criminalità .
Il prefetto Grassi continua imperterrito l’azione di controllo amministrativo finalizzata a Proseguire l’azione di pulizia amministrativa a garantire il buon andamento della Pubblica Amministrazione a che il pericolo di condizionamento mafioso non ci sia.
La prefettura ha emesso un comunicato stampa nella quale comunica che “In questo quadro strategico -continua – il prefetto Raffaele Grassi, in data odierna, ha adottato 6 provvedimenti interdittivi, che si collocano nell’area garganica e nell’area del Basso e dell’Alto Tavoliere.
Sotto la lente le concessioni di terreni demaniali per uso pascolivo, le agevolazioni nel settore agricolo, il settore dei rifiuti e quello della rivendita auto e pezzi di ricambio.
Le aziende destinatarie dei provvedimenti sono: “Ricicla s.r.l.” con sede legale a Torremaggiore. “Allcar s.r.l.s” con sede legale a Cerignola. “Di Claudio Matteo”, impresa agricola con sede legale a San Marco In Lamis. “GalassoAntonietta”, impresa agricola con sede legale ad Apricena. “Impagnatiello Maria”, impresa agricola con sede legale a Monte Sant’Angelo. “Quitadamo Michele”, impresa agricola sede legale a Monte Sant’Angelo.
I provvedimenti sono stati emessi a seguito degli accertamenti svolti dal Gruppo Interforze Antimafia, composto da ufficiali dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e da funzionari della locale Questura e della DIA sezione di Foggia.
Ad oggi, salgono a 42 le interdittive antimafia emesse dal prefetto Grassi, con l’obiettivo di rafforzare oltremodo l’azione di contrasto, attraverso questo strumento anticipato offerto dalla legislazione antimafia, alle organizzazioni criminali dirette a penetrare pervicacemente il tessuto economico ed amministrativo di questo territorio.
Se si fa attenzione le interdizioni sono a società che operano nel settore ambiente agricolo e le zone sono strategiche ampie con un territorio che si presta per caratteristiche geologiche e per l’ampiezza ad effettuare determinate coltivazioni e smaltimento .Se si fa mente locale le zone sono state già coinvolte ,interessate in operazioni dalle forze di Polizia che hanno scoperto aziende che effettuavano lo smaltimento di rifiuti tossici e nocivi.Sicuramente ne sentiremo ancora .