Dal nuovo organigramma all’aut-aut di Di Giuseppe a Landella: Fratelli d’Italia sempre più in pressing nella verifica politica. “Se sarà no ad Amorese andremo avanti per la nostra strada”
L’inaugurazione del nuovo organigramma organizzativo di partito è soprattutto la cornice all’interno della quale Fratelli d’Italia, attraverso le parole del suo coordinatore Franco Di Giuseppe, lancia l’aut-aut al sindaco Landella sulla verifica politica, che, secondo quanto annunciato nell’ultimo consiglio comunale, avrebbe dovuto risolversi, con il rimpasto di giunta e nuove nomine nei cda delle partecipate, nel giro di una settimana. Ne sono passate quasi due e il primo cittadino di Foggia, stando alle parole di Di Giuseppe, non risponde alle richieste scritte di FdI. In particolare la vicenda si sta accendendo sul ritorno in giunta di Claudio Amorese, genero del consigliere comunale Bruno Longo, caldeggiato dal partito per l’assessorato all’Annona o ai Lavori Pubblici. Per ora nessuna risposta da Landella e Di Giuseppe inizia a spazientirsi. “Il sindaco deve dirci quale tipo di ragioni oppone alla nomina di Amorese. Se le riterremo pretestuose andremo avanti per la nostra strada”, ha dichiarato Di Giuseppe, che ha inoltre aggiunto come Fratelli d’Italia “sia stato sempre leale con Landella, anche nei momenti di difficoltà e anche dopo aver ricevuto grossi torti, per questo, oggi, a maggior ragione alla luce dei risultati delle regionali in cui Fratelli d’Italia è risultato primo partito di centro destra nella provincia e ha, di più, 5 consiglieri in assise comunale, proprio come la Lega, è necessario – ha concluso Di Giuseppe – riequilibrare l’assetto di giunta con la conferma di De Martino e l’ingresso di Amorese, nonché assegnare al nostro partito almeno altri 2 rappresentanti all’interno dei cda della partecipate del capoluogo”, oltre alla presidenza di Ataf, già in quota ai meloniani, con Giandonato La Salandra, l’altro coordinatore provinciale del partito insieme a Di Giuseppe.