Procura della Repubblica TRANI prende di petto CO.BE.MA.srl.
La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, altermine di un articolato e complesso lavoro di indagine eraccolta di dati ambientali eseguito dal Gruppo di Barletta della Guardia di Finanza e dal consulente tecnico nominato dal Magistrato inquirente, ha richiesto al G.I.Pl’esecuzione di un incidente probatorio, finalizzatoall’accertamento dell’inquinamento ambientale indotto dalla discarica di rifiuti speciali CO.BE.MA. S.r.l. ubicata in agro di Tufarelle in Canosa di Puglia, in evidente stato di abbandono.
Si tratta, come è noto, di una delle situazioni che, dal puntodi vista ambientale, ha generato maggiori preoccupazioni: èda tutti riconosciuto che vi è un’alterazione se non unacompromissione di matrici ambientali, ma è risultato semplice in passato individuare i responsabili.
La scelta dell’incidente probatorio consente di anticipare alla fase del dibattimento l’intervento del Giudice nellaprospettiva non di sequestrare le aree ma di svolgere incontraddittorio gli accertamenti.
Risultano iscritti nel registro degli indagati due soggetti, oltre alla stessa CO.BE.MA S.r.l. per le responsabilitàriconducibili agli illeciti amministrativi sanzionati dal D. Lgs. n. 231/2001.
L’intera area interessata dall’inquinamento, area checomprende il sito della CO.BE.MA. S.r.l., è stato, peraltro, oggetto della procedura di infrazionecomunitaria negli anni 2011-2015,per il mancato rispettodegli obblighi normativi in tema di gestione di discarica dirifiuti.
Dall’articolata e complessa attività di indagine, avviatasulla base di due esposti provenienti dalla Regione Puglia eda un gruppo di cittadini, è emerso che quella vasta area inagro di Canosa di Puglia in cui insistono, oltre al sito dellaCO.BE.MA. S.r.l., più impianti di trattamento di rifiuti, è da anni interessata da ripetuti superamenti delleConcentrazioni di Soglia di Contaminazione (C.S.C.) dellafalda sottostante. Tali accertamenti, condotti negli anni daArpa Puglia, hanno indotto la Regione Puglia ad attivare la procedura prevista per la valutazione dei siticontaminati, a tutt’oggi, per cause in corso di valutazione edapprofondimento, non conclusa.
Sono stati accertati una comprormss10ne e un deterioramento significativi del sottosuolo e della falda acquifera sottostante la discarica, certificati dal superamento delle Concentrazioni di Soglia di Contaminazione (C.S.C.) previste dalla legge per i metalli pesanti e incidente direttamente sull’equilibrio dell’ecosistema acquatico, fonte di pericoloper la salute degli utilizzatori di acque di falda ad uso irriguo e/o agro industriale emunte a valle dell’impianto di discarica.
Già le indagini preliminari predisposte ex art. 242 co. 2 D.Lgs. n. 152/2006 dal Comune di Canosa di Puglia nell’anno2012 a seguito dell’approvazione del Piano di Caratterizzazione da parte della Regione Puglia, rivelavano superamenti significativi del valore del ferro.
Nella richiesta di incidente probatorio sono staticontestati ai legali rappresentanti della CO.BE.MA. S.r.l. ilreato di inquinamento ambientale di cui all’art. 452 bis c.p, il reato di omessa bonifica ex art. 452 terdecies c.p. in ragione dell’inerzia
manifestata a sèguito dell’accertato superamento deilimiti di contaminazione, nonché l’esercizio di attività digestione di rifiuti (ex art. 256 d.lgs. 152/2006)nonosservando le prescrizioni relative a opere, lavori e/ointerventi tecnico-gestionali dettate nella determinadirigenziale n. 54/2005 emessa dalla Provincia di Bari con cui veniva approvato il piano di adeguamento della discaricaal D. Lgs. n. 36/2003. Infine, a seguito di sopralluogo lap.g. operante segnalava l’omessa osservanza dei divieti discarico come previsti dagli artt. 103 e 104 del D. Lgs. n.152/2006atteso che le acque meteoriche incidenti sul corpodella discarica venivano convogliate ad una tubazionecollettrice che scaricava le stesse, per caduta, in un’area aziendale attigua venendo assorbite dal terreno.
Contestualmente alle ipotesi di reato attribuite alle personefisiche viene contestata
alla società CO.BE.MA. S.r.l. la responsabilità amministrativa dell’ente per gli illeciti amministratividipendenti da quelle stesse ipotesi di reati ambientali.
Gli atti di indagine sono stati trasmetti al G.I.P. presso ilTribunale di Trani con richiesta di incidente probatorio finalizzata all’effettuazione di una perizia volta ad accertarela sussistenza del nesso causale tra le condotte ascrivibiliagli indagati e l’accertata situazione di inquinamento ambientale, anticipando in tal modo la formazione dellaprova concernente un luogo soggetto a modificazione allafase delle indagini preliminari.
Il GIP presso il Tribunale di Trani, in accoglimento dellarichiesta avanzata dalla
Procura della Repubblica, con ordinanza del 09.03.2021hafissato per l’udienza del
16.04.2021l’espletamento dell’incidente probatorio richiesto, nominando un perito geologo per lo svolgimentodell’incarico.