Svolta nelle indagini per la morte di Michele Mastromatteo: si tratterebbe di omicidio, la Procura indaga sull’amico di quella sera, Raffaele Tavaglione
Potrebbe esserci una svolta nelle indagini per la misteriosa morte di Michele Mastromatteo, il 46enne di Peschici trovato senza vita qualche giorno fa nelle campagne tra San Nicandro Garganico e Cagnano Varano dopo essere scomparso per due settimane a seguito di una serata che avrebbe dovuto trascorrere a Termoli in compagnia di un amico. Proprio quest’ultimo, Raffaele Tavaglione, classe 1980, sarebbe il principale indiziato, con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere, della Procura di Foggia. Interrogato nei giorni successivi la sparizione, Tavaglione aveva fornito agli inquirenti una versione dei fatti che non aveva convinto, secondo la quale Mastromatteo, dopo aver fatto fermare l’auto in corsa, si sarebbe allontanato lungo la strada per espletare bisogni fisiologici impellenti e non avrebbe più fatto ritorno. Qualche tempo prima, come raccontato dalla mamma di Mastromatteo, i due avevano litigato ma secondo la versione della donna gli screzi parevano essersi ricomposti. Intanto, mentre le indagini proseguono per non lasciare nulla al caso, si resta in attesa dell’autopsia del corpo, che verrà effettuata lunedì prossimo dagli operatori di Medicina Legale di Foggia per stabilire le cause della morte, mentre potrebbe essere l’esame entomologico previsto dai Ris di Roma a stabilire luogo e ora del decessio di Mastromatteo.