LE INDAGINI VANNO AVANTI SULLA PROCEDURA SEGUITA SU COME VACCINARE,IL N.A.S. HA ACQUISITO ALTRE INFORMAZIONI UTILI.
I militari del N.A.S. di Bari su delega della Procura di Bari hanno acquisito gli elenchi dei vaccinati con 30mila voci registrate a gennaio. Il tutto scaturito da una denuncia su un social .
Il reparto dei Carabinieri N.A.S. (Nucleo Operativo per la Salute)su delega del pm di Bari Baldo Pisani, hanno effettuato una visita negli uffici dell’ASL per richiedere l’elenco completo dei vaccinati.
L’elenco composta da circa 30mila nomi, tutti vaccinati nel mese di gennaio in tutte le strutture sanitarie della regione coivolte per la vaccinazione anti-Covid. .
La verifica è stata effettuata perche’ partita da una denuncia effettuata su un social dal Marco Lacarra che riportiamo una parte” Mi giungono voci di gravissime crepe nel piano vaccinale e in particolare di fatti gravissimi accaduti qui in Puglia.
Persone che non hanno alcun titolo per accedere ai vaccini anti-Covid-19 riescono a farselo somministrare sfruttando conoscenze e favori, mentre persone con patologie gravi, malati oncologici, tanti anziani con seri problemi di salute aspettano il loro turno, nella terribile consapevolezza di un contagio che potrebbe costar loro la vita, come è accaduto a molte persone e come tuttora accade.”
La verifica delle procedure sono complesse perche si devono vedere prima il programma regionale di priorità,secondo dove sono state effettuate le vaccinazioni,terzo verificare l’elenco se non è stato modificato o corretto in base alle esigenze operative,quarto il numero dei vaccini in base al lotto di appartenenza,quinto quale elenco sia stato consegnato agli operatori sanitari.
Attualmente si indaga solo sul primo periodo di vaccinazione.
In questo periodo di pandemia non è facile effettuare indagini viste le grandi informazioni che i vari soft di gestione contengono oltre alle misure di distanziamento sociale che bisogna utilizzare.
Attualmente indagati non c’è ne sono perché l’indagine è conoscitiva.
Michele Emiliano aveva dato disposizione ad un suo incaricato l’avvocato Antonio La Scala, coordinatore del Nirs,( Nucleo Ispettivo Regionale Sanitario), di sentire Lacarra e di farsi dare tutte le informazioni di sua conoscenza .Il Governatore ha subito comunicato che “Sui fatti che l’onorevole denuncerà saranno svolti approfonditi e severi accertamenti per denunciare i reati eventualmente commessi e per adottare le sanzioni disciplinari conseguenti”.
Allo stato gli accertamenti effettuati sono al vaglio del Nirs e verranno trasmessi, in caso di notizia di reato, alle Procure competenti.