IL COVID ORAMAI STA FACENDO MALTRATTARE LA DONNA .
Nella giornata di ieri, Agenti della Squadra Mobile della Questura di Foggia, a seguito di attività investigativa coordinata e diretta dalla locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Foggia, nei confronti di un uomo di 29 anni, foggiano.
L’indagato è gravemente indiziato del reato di stalking nei confronti dell’ex-fidanzata.
La relazione sentimentale era durata circa dieci anni, ma la donna aveva deciso di interromperla a causa del carattere dell’indagato che la stessa descriveva come immaturo, litigioso e molto possessivo.
L’indagato non accettando la fine della relazione, iniziava a perseguitare la sua ex in ogni modo; in particolare contattandola (anche in orario notturno) telefonicamente in maniera ossessiva ed inviandole una miriade di messaggi sul profilo Instangram, oltre ad e-mail in cui alternava richieste pacifiche volte a riprendere la relazione, a messaggi minatori di ogni sorta (vantando conoscenze con la criminalità locale, minacciava di attentare alla incolumità della donna e dei suoi familiari, di bruciarle la macchina, di sfregiarla con l’acido), tanto che la vittima si vedeva costretta a bloccarlo sul cellulare.
L’indagato continuava con l’invio di messaggi tramite profili falsi, chiamandola al telefono anche sul posto di lavoro; inoltre contattava conoscenti della donna, affinché potessero intercedere per incontrarla e la pedinava sia presso il luogo di lavoro che presso l’abitazione della stessa, utilizzando anche autovetture diverse per non essere riconosciuto.
La reiterazione delle condotte poste in essere dall’indagato ha creato nella vittima non solo fastidio, ma anche un evidente stato di ansia e preoccupazione per la incolumità propria e dei propri congiunti, costringendola a modificare le proprie abitudini di vita, come quella di diradare le uscite e facendosi sempre accompagnare nel tragitto da casa al posto di lavoro e viceversa.