Ravenna:Aggressione sessuale arrestato un 32enne di Manfredonia

RAVENNA – Un tranquillo appuntamento di lavoro si è trasformato in un incubo per una donna imprenditrice di Ravenna, aggredita e abusata all’interno dell’androne di un palazzo del centro storico. Il fatto è avvenuto nel primo pomeriggio del 7 aprile scorso, quando la vittima, una donna di oltre quarant’anni, si stava recando nello studio del suo commercialista.

Secondo quanto emerso dalle indagini, la donna era da sola e, dopo aver citofonato, è stata improvvisamente spinta alle spalle da uno sconosciuto che l’ha incastonata in un angolo, cercando di immobilizzarla e abusare di lei. Paralizzata dalla paura per alcuni istanti, la donna è riuscita a reagire, a urlare e a divincolarsi, riuscendo a chiudere la porta e mettere in fuga l’aggressore.

L’uomo, tuttavia, non si è allontanato subito. Testimoni riferiscono che si aggirava attorno all’edificio con nonchalance, arrivando persino a tornare al portone per prenderlo a calci. È stato proprio in quei concitati momenti che una dipendente dello studio, corsa in aiuto dopo aver udito le grida, è riuscita a fotografare il sospettato dalla finestra del primo piano.

L’uomo è stato identificato poco dopo dai Carabinieri del Radiomobile. Si tratta di un 32enne operaio originario di Manfredonia (Foggia), già noto alle forze dell’ordine per precedenti di estorsione – reati per i quali aveva patteggiato una condanna cumulativa di quattro anni e mezzo – e per un decreto penale legato alla guida in stato di ebbrezza, estinto attraverso lavori di pubblica utilità.

Il giudice per le indagini preliminari, Janos Barlotti, ha accolto la richiesta del Pubblico Ministero Raffaele Belvederi emettendo un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, motivata dalla pericolosità dell’uomo e dalla possibilità che simili episodi potessero ripetersi. Il giudice ha definito il racconto della vittima «pienamente credibile, coerente e genuino», e ha valorizzato la testimonianza della dipendente che ha immortalato il presunto aggressore e soccorso la donna in evidente stato di choc.

Durante l’interrogatorio di garanzia tenutosi nella giornata di ieri, l’indagato, assistito dal suo legale Luigi Filippo Gualtieri, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere.

La vicenda ha scosso profondamente la comunità locale, lasciando un senso di inquietudine per la brutalità e l’imprevedibilità dell’episodio, avvenuto in pieno giorno e in un contesto urbano familiare. Le autorità continuano a indagare per verificare eventuali altri comportamenti simili da parte dell’uomo e per accertare ogni dettaglio dell’accaduto.

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