Foggia:La Provincia nel caos, accuse, dimissioni e scontro politico”ma si evidenziano questioni personali”

La Provincia di Foggia è scossa da un terremoto politico che ha portato a dimissioni importanti e a un clima di forte tensione tra il presidente Giuseppe Nobiletti e una parte della sua stessa maggioranza. Tonio De Maio, Pasquale Ciruolo e Giosuè Del Vecchio hanno ufficialmente rassegnato le proprie dimissioni, segnando una rottura insanabile con la gestione dell’ente.

Le dimissioni e le accuse al presidente

Le lettere di dimissioni, firmate oggi, parlano chiaro: gli uomini di Rosario Cusmai, provenienti da Con e Partito Democratico, non condividono più l’operato del presidente dal punto di vista politico e amministrativo. Pasquale Ciruolo e Giosuè Del Vecchio denunciano “un’azione amministrativa ferma, immobile” e un approccio che avrebbe tradito le aspettative iniziali.

Al momento dell’elezione di Giuseppe Nobiletti, sindaco di Vieste, alla guida della Provincia, c’era fiducia in un cambiamento. Ma oggi, secondo i dimissionari, l’ente sarebbe paralizzato e privo di una chiara direzione strategica. “Ha utilizzato il potere che la legge gli attribuisce in maniera dispotica e per niente propedeutica alla risoluzione dei problemi dei cittadini”, scrivono i consiglieri provinciali, accusando Nobiletti di una gestione accentratrice.

Uno scontro politico o altro?

Dietro le dimissioni non si cela solo una divergenza amministrativa, ma un vero e proprio braccio di ferro politico che potrebbe avere ripercussioni ben più ampie. La frattura tra Nobiletti e Cusmai, con il coinvolgimento di figure di peso come Emiliano e Piemontese, lascia pensare a una manovra per indebolire il presidente e metterlo in difficoltà.

Si parla di uno scontro pseudo-politico, in cui gli interessi non riguardano solo la gestione della Provincia, ma anche le dinamiche legate alle prossime elezioni regionali. L’asse Nobiletti-Cusmai-Piemontese si è ormai sgretolato, e la partita sembra andare oltre le divergenze amministrative.

Dietro le quinte, emergono tensioni su assunzioni, lavori e consulenze, che avrebbero creato malumori tra le varie fazioni politiche. Ognuno ora sembra voler ottenere il massimo possibile, con o senza il consenso dei vertici.

Quale futuro per la Provincia?

La situazione è in evoluzione e non si può escludere un’escalation dello scontro. Le dimissioni sono un segnale forte: l’obiettivo potrebbe essere indebolire la presidenza Nobiletti fino a farlo dimettere o a farlo decadere. Questo scenario complicherebbe ulteriormente la gestione dell’ente, con il rischio di bloccare provvedimenti fondamentali per il territorio.

Ora resta da capire quale sarà la prossima mossa: Nobiletti resisterà o sarà costretto a cedere? Gli equilibri politici si stanno ridefinendo, ma una cosa è certa: questa crisi istituzionale rischia di lasciare conseguenze pesanti sulla Provincia di Foggia e sui suoi cittadini.

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