Alleanze e compromessi tra politica e illusione, cosa vogliono fare per la Puglia?

Negli ultimi giorni, il dibattito politico pugliese sembra ruotare attorno a un’unica questione: le alleanze. Si parla di centro e centrismo, di destra e sinistra, di campi larghi e di accordi trasversali, ma ciò che sembra mancare è una visione chiara per il futuro della regione. Da Foggia a Bari, da Lecce a Taranto, da Barletta a Brindisi, i cittadini si chiedono: cosa vogliono fare davvero i partiti per la Puglia?

Accordi prima dei programmi? No, grazie

Osservando le mosse della politica regionale, l’impressione è che la priorità sia più la costruzione di coalizioni che la definizione di un progetto concreto per la comunità. In una sorta di “caccia al tesoro” politica, partiti e liste civiche sembrano più interessati ad accaparrarsi posizioni strategiche piuttosto che proporre soluzioni concrete ai problemi della regione.

Eppure, dovrebbe essere il contrario: prima i programmi, poi gli accordi. Invece di mettere insieme forze eterogenee solo per vincere, sarebbe più onesto e trasparente presentare ai cittadini un’idea chiara di governo, attorno alla quale costruire eventuali alleanze.

Secondo Youfoggia, sarebbe fondamentale che ogni partito o lista civica esponga fin da subito il proprio programma e solo successivamente cerchi accordi con chi condivide gli stessi obiettivi. Altrimenti, il rischio è quello di alleanze senza contenuti, fatte più per mantenere equilibri di potere che per rispondere ai bisogni dei cittadini.

Dibattito politico o teatrino delle alleanze?

In molte città pugliesi, il dibattito sembra essersi trasformato in un gioco strategico in cui la politica vera – quella delle idee e delle proposte – resta sullo sfondo. L’astensionismo crescente è un segnale chiaro, ma sembra che i partiti non lo abbiano ancora colto fino in fondo.

PD, Con, M5S, Forza Italia, Fratelli d’Italia e le altre forze in campo continuano a discutere di possibili intese senza dare risposte chiare su temi come il lavoro, la sanità, le infrastrutture e lo sviluppo economico. Il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, ad esempio, sta cercando di posizionarsi nel panorama pugliese con nuove alleanze, ma a quale costo? Qual è il vero obiettivo: garantire la governabilità o mantenere un peso politico nelle istituzioni?

Il “sistema” delle alleanze: cambiamento o continuità?

Molti giustificano il continuo rimescolamento delle alleanze con la necessità di garantire stabilità. Ma si tratta davvero di un sistema che permette il cambiamento, o è solo un modo per conservare posizioni di potere?

Troppo spesso, dietro l’idea di “coalizioni necessarie”, si nasconde la logica del togliti tu che mi metto io. Non si tratta di visione politica, ma di gestione del potere.

A Foggia, per esempio, un recente caso ha fatto discutere: la nomina di un consigliere di maggioranza del PD, nonostante abbia una causa in corso contro il Comune per il fallimento dell’azienda di raccolta rifiuti,viene eletto consigliere e nessuno dei consiglieri di maggioranza è di minoranza abbia fatto eccezione,salvo il consigliere Mainiero candidato sindaco. Un paradosso che dimostra come la politica locale spesso si muova con criteri che nulla hanno a che fare con il bene pubblico.

Se il nuovo mantra è “scendere nel fango per aiutare gli altri a uscirne”, la storia insegna che chi entra nel fango, spesso, finisce per rimanerci.

Compromesso o condivisione?

C’è una differenza fondamentale tra compromesso e condivisione. Il compromesso è uno scambio: “tu mi dai questo, io ti do quello”. La condivisione, invece, nasce dalla volontà di portare avanti un progetto comune per la comunità.

Le alleanze dovrebbero fondarsi su programmi chiari, non sulla semplice somma di voti. Ma finché la politica sarà dominata dal calcolo numerico anziché dalla condivisione di idee e valori, i cittadini continueranno a sentirsi distanti da chi governa.

Il cambiamento è possibile?

La grande domanda resta aperta: si può davvero cambiare o tutto resterà come sempre?

Il rischio è che la politica pugliese rimanga un’arena in cui si fanno e disfano accordi senza una reale attenzione ai bisogni dei cittadini.

La Puglia ha bisogno di una politica trasparente, concreta e orientata al futuro, non di semplici giochi di potere. I cittadini meritano risposte, programmi e scelte fatte nell’interesse collettivo.

Perché governare non dovrebbe essere un’equazione basata su scambi di favori, ma un impegno reale per migliorare la vita delle persone.

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