Bari: il Comune non sarà sciolto per mafia, ma scattano sanzioni individuali e nuovi commissariamenti
Il Comune di Bari non verrà sciolto per infiltrazioni mafiose. Questa è la decisione ufficiale del ministero dell’Interno, che nell’ultimo giorno utile – ha scelto di non portare in Consiglio dei ministri la proposta di scioglimento. La decisione mette fine a mesi di incertezza, iniziati a marzo con le ispezioni della Prefettura per verificare eventuali condizionamenti della criminalità organizzata nell’amministrazione comunale.
Sanzioni e commissariamenti: le misure del Viminale
Nonostante la mancata proposta di scioglimento, il ministro Matteo Piantedosi ha annunciato che gli esiti dell’ispezione non resteranno senza conseguenze. Saranno adottate sanzioni individuali nei confronti di dipendenti e dirigenti comunali il cui operato potrebbe aver mostrato indizi di contiguità con ambienti vicini alla criminalità organizzata.
Inoltre, il Viminale ha deciso di commissariare due aziende comunali, in aggiunta all’Amtab, la società dei trasporti pubblici di Bari, che già dallo scorso 26 febbraio è sotto commissariamento per decisione del Tribunale di prevenzione. Il provvedimento era stato adottato nell’ambito dell’inchiesta Codice Interno, che ha portato alla luce legami tra esponenti aziendali e gruppi criminali locali.
Un segnale contro le infiltrazioni mafiose
La scelta di non sciogliere il Comune di Bari rappresenta un punto di equilibrio tra la volontà di non interrompere l’amministrazione cittadina e la necessità di intervenire su specifiche situazioni critiche. Il commissariamento delle aziende comunali e le sanzioni individuali sono misure mirate a bonificare gli ambiti più esposti alle infiltrazioni criminali, senza intaccare il funzionamento dell’ente locale.
Il caso di Bari conferma l’attenzione del governo nei confronti delle infiltrazioni mafiose negli enti pubblici, con un approccio che punta a colpire direttamente le responsabilità individuali piuttosto che sciogliere intere amministrazioni. Tuttavia, il monitoraggio sulla città e sulle sue società partecipate resterà alto nei prossimi mesi.