FOGGIA – La situazione critica di Borgo Mezzanone è stata al centro di un incontro in Prefettura nei giorni scorsi, con particolare attenzione alle problematiche legate al ghetto e all’ex pista dell’aeroporto militare, dove l’energia elettrica continua a funzionare a singhiozzo.

Emergenza elettrica: la richiesta di un intervento immediato

Durante la riunione, la Flai Cgil ha chiesto un potenziamento immediato dell’impianto elettrico nella zona del ghetto, per garantire almeno i servizi minimi essenziali. L’assenza di un’infrastruttura adeguata continua a rappresentare un grave problema per i lavoratori migranti che vivono nell’area, esposti a condizioni di vita precarie e a rischi costanti.

Fondi del PNRR bloccati: cresce la tensione

Uno dei punti più discussi dell’incontro è stato lo stallo nell’utilizzo dei fondi del PNRR destinati al superamento degli insediamenti abusivi e alla lotta contro lo sfruttamento lavorativo in agricoltura. La mancata attuazione degli interventi previsti ha provocato forti tensioni tra le parti coinvolte, con la richiesta di spiegazioni su come mai le risorse disponibili non vengano utilizzate per migliorare la situazione.

Una situazione sempre più critica

Borgo Mezzanone continua a essere un epicentro di emergenze sociali e umanitarie, con una popolazione di lavoratori stagionali spesso costretta a vivere senza servizi essenziali, in condizioni di degrado e insicurezza. Il blocco degli interventi finanziati dal PNRR rappresenta un ostacolo significativo per il miglioramento della qualità della vita nella zona e per la lotta contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo.

L’incontro in Prefettura ha messo in evidenza la necessità di un’azione urgente e concreta, ma resta da vedere se le istituzioni saranno in grado di superare le difficoltà burocratiche e politiche che finora hanno impedito l’attuazione degli interventi promessi.