Roma:Il Governo impugna la legge regionale della Puglia sull’internalizzazione delle RSA “San Raffaele”-Violazioni delle Competenze Statali

Il Governo ha deciso di impugnare la legge regionale della Puglia n. 39 del 29 novembre 2024, che prevedeva l’internalizzazione delle RSA “San Raffaele” di San Nicandro Garganico e Troia. La notizia è stata diffusa dal vicepresidente dalla Regione Puglia, l’assessore alla Sanità Piemontese ha rilasciato una dichiarazione: “La definisco una decisione che più un attacco al diritto dei cittadini pugliesi di accedere a servizi sanitari pubblici e di qualità».

La posizione della Regione Puglia

La giustificazione di Piemontese è: “l’internalizzazione avrebbe garantito la continuità del servizio e la tutela di 75 lavoratori attualmente impiegati nelle strutture”. La Regione, infatti, sostiene che l’integrazione delle RSA nel sistema pubblico possa migliorare l’efficienza del servizio sanitario, eliminando il rischio di chiusura o di peggioramento delle condizioni lavorative per il personale impiegato.

Inoltre, Piemontese ha sottolineato l’incoerenza del Governo, che non aveva opposto resistenza alla legge regionale n. 21 del 30 maggio 2024, con la quale si era autorizzata un’operazione simile per il centro di riabilitazione di Ceglie Messapica, gestito dall’ASL di Brindisi.

Perché il Governo ha deciso di impugnare la legge?

La scelta di impugnare la norma regionale potrebbe derivare da diverse motivazioni di natura giuridica e amministrativa che il Governo ha verificato tramite gli uffici legali dello stato.

  1. Violazione delle competenze statali – La legge potrebbe essere considerata in contrasto con le norme nazionali sulla gestione delle strutture sanitarie e sulle modalità di acquisizione degli enti pubblici.
  2. Problemi di sostenibilità economica – Il passaggio di RSA private sotto la gestione pubblica comporta costi significativi per il bilancio regionale, con possibili ripercussioni sulla stabilità finanziaria.
  3. Distorsione della concorrenza – L’iniziativa della Regione potrebbe essere interpretata come un’interferenza nel libero mercato, limitando le opportunità per gli imprenditori privati nel settore sanitario.

Precedenti e possibili ripercussioni

Questa non è la prima volta che la Regione Puglia assume un ruolo attivo nella gestione di asset immobiliari e sanitari. In passato, si era verificato un caso simile con l’acquisto della caserma Miale, destinata all’Università, bypassando un’offerta privata. Il Governo verifico che non era coerente con i presupposti dei compiti regionali.Ora, con l’internalizzazione delle RSA “San Raffaele”, si ripropone il dibattito sul ruolo della Regione nell’economia e nella gestione dei servizi pubblici ma sopratutto il compito dei politici non deve essere sostituirsi agli imprenditori ma incentivare gli investimenti e creando società miste.

Se la legge venisse definitivamente annullata, si aprirebbe un’incognita sul futuro delle RSA coinvolte e sui lavoratori, mentre resterebbe acceso il dibattito sulla governance sanitaria in Puglia e sulle scelte di politica economica della Regione.

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