Ennesimo incidente mortale sul lavoro: un operaio perde la vita nel cantiere della nuova centrale termica del Policlinico di Bari
Bari, 15 gennaio 2025 – Un nuovo tragico incidente sul lavoro scuote l’Italia. Questa mattina, un operaio di 58 anni, al suo primo giorno di attività nel cantiere per la costruzione della nuova centrale termica del Policlinico di Bari, ha perso la vita in seguito a un grave incidente. L’uomo, di origine rumena e residente a Bassano del Grappa, era impiegato presso una delle ditte subappaltatrici di Edison, azienda incaricata della realizzazione dell’impianto.
Secondo le prime ricostruzioni, l’incidente sarebbe stato causato da una manovra errata del collega che stava guidando una gru. Durante l’operazione, il braccio della gru ha urtato una costruzione, causando la caduta del carico trasportato, che è precipitato sull’operaio. Nonostante il rapido intervento dei soccorritori e il trasporto immediato al pronto soccorso del Policlinico, per il 58enne non c’è stato nulla da fare.
Un dramma che si ripete
Questo tragico evento si inserisce in una lunga lista di incidenti mortali sul lavoro, che continuano a colpire diversi settori, in particolare l’edilizia. Secondo le statistiche più recenti, il fenomeno delle “morti bianche” in Italia non accenna a diminuire, sollevando interrogativi urgenti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sul rispetto delle normative vigenti.
Le indagini sono già state avviate dalle autorità competenti per chiarire le responsabilità e verificare se siano state rispettate tutte le misure di sicurezza previste. La Procura di Bari ha disposto il sequestro dell’area del cantiere e l’interrogatorio dei presenti, mentre l’azienda appaltatrice e le ditte subappaltatrici dovranno fornire la documentazione relativa alla formazione del personale e alle condizioni operative.
Le reazioni
Il dramma ha suscitato dolore e indignazione. Le organizzazioni sindacali hanno immediatamente chiesto interventi più stringenti per garantire la sicurezza nei cantieri, mentre associazioni e politici locali hanno espresso cordoglio per la vittima e solidarietà alla famiglia.
“Non possiamo più tollerare che persone perdano la vita per lavorare,” ha dichiarato un rappresentante della CGIL. “Serve un impegno collettivo per far rispettare le norme sulla sicurezza e fermare questa strage silenziosa.”
Un monito per il futuro
Questo incidente evidenzia, ancora una volta, la fragilità del sistema di sicurezza in molti ambienti lavorativi. Le morti sul lavoro non possono essere accettate come inevitabili. È necessario investire maggiormente nella formazione, nei controlli e nell’innovazione tecnologica per prevenire situazioni di rischio.
La vita di un lavoratore non può avere un prezzo: ogni incidente è una sconfitta per l’intera società. L’auspicio è che questa tragedia spinga verso un cambiamento concreto, affinché la sicurezza nei luoghi di lavoro diventi una priorità assoluta per tutti.