Candela(FG):Bufera sull’amministrazione Gatta il caso dell’impianto di biometano

A Candela esplode la polemica politica attorno al progetto di un impianto per la produzione di biometano da FORSU (Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani), che dovrebbe sorgere nella zona industriale della città, presso l’ex stabilimento Ala Fantini in località Serra Giardino. Al centro dello scontro, il sindaco Nicola Gatta, accusato dal gruppo consiliare “Candela Protagonista” di aver nascosto per anni l’esistenza del progetto. La questione è stata portata alla ribalta dal leader dell’opposizione, Nino Santarella, che ha annunciato la presentazione di una mozione di sfiducia contro il primo cittadino.

Un impianto controverso

Il progetto, presentato dalla società Ergon Engineering Srl, prevede la realizzazione di un impianto per la digestione anaerobica e il compostaggio di rifiuti organici, con l’obiettivo di produrre biometano e recuperare correttivi da fanghi di depurazione. L’impianto, che dovrebbe trattare circa 135mila tonnellate di rifiuti e fanghi all’anno, sarebbe il più grande e impattante del Sud Italia, un fatto che alimenta le preoccupazioni della comunità locale.

Questo impianto è sotto i riflettori e desta molte preoccupazioni tra i cittadini,” ha dichiarato Nino Santarella, ex candidato sindaco e leader di “Candela Protagonista”. La vicenda, tuttavia, non si limita agli aspetti tecnici e ambientali del progetto, ma riguarda anche la presunta mancanza di trasparenza dell’amministrazione comunale.

Accuse di segretezza e bugiep

Santarella ha puntato il dito contro Nicola Gatta, accusandolo di aver negato l’esistenza del progetto per anni. Secondo il leader dell’opposizione, già nel 2021, durante la campagna elettorale, aveva sollevato il caso, ma il Comune aveva smentito categoricamente ogni coinvolgimento. Tuttavia, le recenti dichiarazioni del rappresentante legale di Ergon Engineering, Germano Leprini, sembrano ribaltare la narrazione.

Nel corso della prima seduta della conferenza di servizi indetta dalla Provincia di Foggia il 17 dicembre, Leprini ha rivelato di aver avuto diversi incontri con il sindaco Gatta e i suoi collaboratori, durante i quali sarebbe stato lo stesso Gatta a suggerire l’acquisizione del sito industriale dismesso. Inoltre, il sindaco e alcuni assessori avrebbero effettuato visite presso un impianto simile in Calabria, per verificare le potenzialità del progetto.

“Le dichiarazioni di Leprini confermano ciò che sosteniamo da anni,” ha detto Santarella durante una conferenza stampa a Palazzo Dogana, affiancato dai consiglieri Alessandro Soldo e Daniele Marrese. “Non contestiamo l’insediamento in sé, ma il fatto che sia stato negato e nascosto per quattro anni. Perché tutto questo segreto? È politicamente sconcertante.”

Richieste di dimissioni

Per l’opposizione, il comportamento dell’amministrazione rappresenta una grave mancanza di trasparenza e un tradimento della fiducia dei cittadini. “La conferenza di servizi e le dichiarazioni del rappresentante della società dimostrano che l’amministrazione era pienamente a conoscenza e favorevole al progetto,” ha aggiunto Santarella. “Ora è chiaro che il sindaco Gatta e la sua giunta devono assumersi la responsabilità politica di quanto accaduto. Chiediamo le loro dimissioni.”

Le prossime mosse

La mozione di sfiducia annunciata da Santarella sarà il prossimo banco di prova per l’amministrazione Gatta. Nel frattempo, la vicenda continua a suscitare accesi dibattiti tra i cittadini di Candela, preoccupati per l’impatto ambientale e sociale del progetto. Il futuro del più grande impianto di biometano del Sud Italia resta incerto, ma una cosa è chiara: la questione ha aperto una frattura profonda nel panorama politico locale, destinata a lasciare il segno.

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