Roma:Giubileo, Papa Francesco apre la Porta Santa «Un invito a una vita nuova»

Alle 19 della vigilia di Natale, nella suggestiva cornice della Basilica di San Pietro, Papa Francesco ha aperto la Porta Santa, inaugurando ufficialmente il Giubileo della Speranza. Un momento di grande solennità e spiritualità, che ha richiamato migliaia di fedeli e pellegrini da tutto il mondo.

Un invito al rinnovamento

«La Porta Santa che si apre, nella notte di Natale, è l’invito a compiere un passaggio, una Pasqua di rinnovamento, a entrare in quella vita nuova che ci viene offerta dall’incontro con Cristo», ha dichiarato il Santo Padre. Le sue parole, cariche di significato, hanno sottolineato il valore simbolico dell’apertura della Porta Santa come occasione per riscoprire la fede e lasciarsi trasformare dall’amore di Dio.

Subito dopo il rito, Papa Francesco ha presieduto la tradizionale messa di Natale, che ha visto la partecipazione di autorità ecclesiastiche e civili, tra cui la premier italiana Giorgia Meloni.

Migliaia di fedeli in piazza

L’evento ha attirato circa 30.000 persone, di cui 5.000 all’interno della Basilica di San Pietro e il resto nella piazza antistante, dove maxi-schermi hanno trasmesso la cerimonia. Tra i presenti, una significativa rappresentanza di fedeli stranieri, ma anche un folto numero di italiani, che hanno scelto di vivere questo momento di raccoglimento e preghiera nella notte più simbolica dell’anno per la cristianità.

Sicurezza e organizzazione impeccabile

L’apertura del Giubileo si è svolta sotto imponenti misure di sicurezza. Oltre alle forze dell’ordine italiane, sono stati mobilitati numerosi volontari e personale sanitario per garantire che l’evento si svolgesse in modo ordinato e sereno.

Un messaggio di speranza

Il Giubileo della Speranza, voluto da Papa Francesco, si propone di essere un cammino di riconciliazione e rinnovamento spirituale. L’apertura della Porta Santa segna l’inizio di un anno in cui i fedeli sono chiamati a riflettere sui valori della misericordia, della solidarietà e della pace.

Con questa cerimonia, che ha unito preghiera, riflessione e speranza, la Chiesa invita a riscoprire la centralità di Cristo e la bellezza di una vita vissuta nell’amore verso il prossimo.

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