San Giovanni Rotondo(FG): Revocato l’appalto per il nuovo asilo nido in via Perosi,in base all’interdittiva antimafia ricevuta dal Comune
Il Comune di San Giovanni Rotondo ha recentemente revocato l’aggiudicazione dell’appalto per la realizzazione di un nuovo asilo nido in via Perosi, un progetto dal valore di circa un milione di euro. La decisione, si legge nella determina comunale, è stata presa “in conseguenza della sopravvenuta informativa interdittiva antimafia” emessa dalla Prefettura di Foggia.
L’ombra dell’interdittiva antimafia
Il provvedimento si inserisce in un contesto delicato che vede coinvolta l’impresa Rotice, la quale opera in diverse zone della provincia di Foggia, spaziando dal Gargano ai più piccoli comuni . L’interdittiva antimafia rappresenta uno strumento di prevenzione adottato dalle prefetture per contrastare infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti pubblici. In questo caso, il provvedimento è stato uno degli ultimi firmati dal prefetto Maurizio Valiante prima del suo trasferimento ad Ancona.
Un passato amministrativo controverso
L’azienda Rotice non è nuova a polemiche. Dopo il fallimento della sua amministrazione comunale, travolta dalle critiche e conclusasi con le dimissioni in blocco dei consiglieri, la società ha affrontato un percorso travagliato che si è concluso con il provvedimento interdittivo. La vicenda getta un’ulteriore ombra sulla gestione degli appalti nella provincia di Foggia, territorio già segnato da episodi di corruzione e infiltrazioni mafiose.
Il futuro del progetto
Con la revoca dell’appalto, il progetto per il nuovo asilo nido in via Perosi subisce un brusco stop. Ora spetterà al Comune di San Giovanni Rotondo avviare una nuova procedura di gara, cercando di garantire trasparenza e legalità per portare a compimento un’opera importante per la comunità locale.
Un segnale necessario
La decisione del Comune rappresenta un segnale forte nella lotta alle infiltrazioni mafiose in ambito pubblico. Tuttavia, sottolinea anche la necessità di rafforzare i controlli preventivi e garantire che le opere pubbliche possano essere realizzate senza ombre o sospetti, soprattutto in un territorio fragile come quello foggiano.
La vicenda di San Giovanni Rotondo è l’ennesima testimonianza di quanto la criminalità organizzata possa influenzare il tessuto socio-economico, ma anche di come le istituzioni, attraverso strumenti come l’interdittiva antimafia, possano intervenire per ripristinare la legalità.