Foggia:Nel cuore della Capitanata il nuovo Patto per la Sicurezza Urbana per la zona dei Cinque Reali Siti

In Capitanata, territorio caratterizzato da anni da complessi problemi legati alla criminalità organizzata e all’illegalità, si accende una nuova speranza per un futuro più sicuro. Con la firma del Patto per la Sicurezza Urbana, una sinergia tra Stato e Istituzioni locali prende forma, puntando a un’azione comune contro le attività criminali che persistono nel territorio dei Cinque Reali Siti. Quest’area, con una lunga storia di radicamento mafioso e di fenomeni di micro e macrocriminalità, trova oggi nel Patto uno strumento di resistenza e cooperazione tra enti istituzionali e forze di polizia, mirato alla prevenzione e alla promozione della legalità.

Il Patto è stato promosso dalla Prefettura di Foggia e firmato dal Prefetto e dai rappresentanti istituzionali dei Cinque Reali Siti: i sindaci di Stornara e Stornarella, i Commissari Straordinari di Carapelle e Orta Nova, e il Presidente dell’Unione dei Cinque Reali Siti, che ricopre anche la carica di sindaca di Ordona. Con loro, i vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, in un’alleanza istituzionale che sottolinea la volontà di gestire la sicurezza con una presenza capillare e strategica sul territorio. L’obiettivo comune è rafforzare i presidi di sicurezza, ma anche avvicinare la società civile a iniziative di contrasto sociale e culturale contro la criminalità, cercando così di isolare il fenomeno mafioso e costruire un contesto di legalità.

La Rete Istituzionale per il Controllo del Territorio

Non solo un documento burocratico, il Patto per la Sicurezza Urbana si propone come una rete istituzionale ideata per intensificare la sicurezza del territorio. Questa rete mira a predisporre controlli più mirati e interventi concreti, con misure che includono il potenziamento della videosorveglianza e l’aumento della presenza delle Forze dell’Ordine. L’obiettivo è scoraggiare gli episodi criminali, che includono sia piccoli atti di delinquenza sia attività mafiose di più ampia portata, restituendo alle comunità dei Cinque Reali Siti una sensazione di protezione e supporto.

Uno degli aspetti più significativi del Patto è l’attenzione dedicata alla prevenzione sociale. Le scuole, le associazioni, e i cittadini stessi sono invitati a partecipare attivamente in azioni che favoriscano una cultura della legalità e della giustizia. L’inclusione dei giovani è vista come una priorità: campagne di sensibilizzazione contro il racket e il pizzo, così come iniziative educative per comprendere i valori della legalità, mirano a rompere quel silenzioso legame che a volte si instaura tra il crimine organizzato e il tessuto sociale.

Coinvolgere la Comunità: La Forza della Partecipazione Civile

Il Patto sottolinea il valore della componente civile nella strategia contro la criminalità, riconoscendo che il coinvolgimento delle comunità locali rappresenta un elemento cruciale per recidere i legami tra la criminalità e il contesto sociale. Le amministrazioni locali si impegnano a rendere i cittadini protagonisti nella difesa del proprio territorio e a promuovere attività sociali e culturali che creino alternative positive e riducano l’attrattiva della criminalità per le fasce più vulnerabili. In quest’ottica, il Patto prevede l’accesso ai fondi per la sicurezza urbana e lo sviluppo di progetti per il recupero di aree degradate, migliorando così la qualità della vita e creando opportunità economiche che contribuiscano a prevenire l’illegalità.

Questo approccio non si limita a contrastare la criminalità con interventi repressivi, ma investe nell’educazione e nel supporto sociale. La sicurezza, quindi, è intesa come un bene comune, e il miglioramento della vivibilità del territorio diventa una delle risposte più efficaci contro le radici della criminalità organizzata.

L’Amicizia Istituzionale: Verso

una Cooperazione Duratura

La firma del Patto per la Sicurezza Urbana è stata definita dai firmatari come una “amicizia istituzionale”: un’alleanza duratura che costruisce una sinergia tra Stato e comunità locali, e che vede la sicurezza non come un obiettivo episodico ma come una missione collettiva a lungo termine. Questa alleanza innovativa integra non solo strumenti repressivi, ma anche un forte impianto educativo e preventivo, riconoscendo il ruolo della comunità come risorsa imprescindibile nella lotta alla criminalità.

In un contesto territoriale difficile come quello dei Cinque Reali Siti, il Patto rappresenta un segnale di speranza e un passo avanti verso una Capitanata più sicura e coesa.

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