Melfi(PZ):Stellantis riduce la produzione a Melfi e potenzia lo stabilimento in Marocco “ allarme sociale per l’automotive lucano”
di Redazione Digitale
23.10.2024
Stellantis, mentre riduce drasticamente la capacità produttiva del suo stabilimento di Melfi e l’indotto lucano di componentistica, continua a raddoppiare la produzione presso la fabbrica di Kenitra, in Marocco. Questo scenario preoccupa fortemente il comparto automotive della Basilicata, come emerge dal dossier presentato da Confindustria Basilicata alla Terza commissione consiliare regionale.
Francesco Somma, presidente di Confindustria Basilicata, e il direttore Giuseppe Carriero, durante l’audizione con i consiglieri regionali, hanno esposto con chiarezza i dati allarmanti relativi al progressivo smantellamento del settore automobilistico a Melfi. La crisi della fabbrica lucana non è una questione recente: da oltre due anni, secondo il dossier, si sta assistendo a una riduzione costante e preoccupante della produzione.
Il declino del polo industriale di Melfi
Lo stabilimento di Melfi, che rappresenta uno dei principali poli produttivi dell’automotive italiano, ha visto un drastico ridimensionamento delle attività. La decisione di Stellantis di dimezzare la capacità produttiva non riguarda solo la fabbrica in sé, ma anche tutto l’indotto di componentistica che ruota intorno allo stabilimento. Ciò mette a rischio migliaia di posti di lavoro nella regione, un duro colpo per l’economia locale.
Somma e Carriero hanno evidenziato la necessità di un intervento immediato da parte delle istituzioni regionali e nazionali per salvaguardare il settore, che ha sempre rappresentato un pilastro fondamentale per l’economia lucana. “La Basilicata non può permettersi di perdere una realtà industriale così importante”, ha sottolineato Somma.
Il rafforzamento della produzione in Marocco
Mentre lo stabilimento di Melfi è in difficoltà, Stellantis continua ad investire in Marocco, potenziando le capacità produttive del sito di Kenitra. In provincia di Kenitra, il gruppo automobilistico ha avviato un massiccio piano di espansione, puntando su questo stabilimento come hub strategico per la produzione di veicoli destinati al mercato europeo e africano. Questi investimenti stanno raddoppiando la capacità produttiva dello stabilimento marocchino, a fronte di un continuo declino delle attività in Italia.
Le proposte di Confindustria Basilicata
Confindustria Basilicata non si limita a lanciare l’allarme, ma ha anche avanzato una serie di proposte per cercare di invertire la tendenza. Tra le iniziative suggerite vi è la richiesta di incentivi governativi per attrarre nuovi investimenti nell’automotive lucano e la necessità di un piano strategico di rilancio del settore, con particolare attenzione all’innovazione tecnologica e alla transizione verso la mobilità elettrica.
“Non possiamo restare a guardare mentre il settore automotive in Basilicata viene lentamente smantellato,” ha dichiarato Giuseppe Carriero, “è essenziale che le istituzioni intervengano con misure concrete per garantire la sopravvivenza del comparto.”
La situazione resta critica, e il futuro dell’automotive in Basilicata appare sempre più incerto.