San Severo in lutto per Celeste Palmieri: fiaccolata contro la violenza sulle donne

La comunità di San Severo è in lutto dopo la tragica morte di Celeste Palmieri, 56 anni, vittima di un femminicidio avvenuto per mano del marito, Mario Furio, ex agente della polizia penitenziaria. Il drammatico evento si è consumato davanti a un supermercato della città, dove Furio ha sparato alla moglie prima di togliersi la vita con la stessa arma. Nonostante il soccorso immediato, Palmieri è deceduta il giorno successivo all’ospedale di Foggia.

In segno di dolore e solidarietà, la sindaca di San Severo ha proclamato il lutto cittadino per il giorno del funerale della donna, una giornata in cui l’intera città si stringerà attorno ai familiari, in particolare ai cinque figli della vittima, rimasti orfani di entrambi i genitori. Le istituzioni locali e nazionali, insieme alle associazioni attive sul territorio, ribadiscono l’importanza di non abbassare la guardia contro la violenza sulle donne.

La sindaca ha inoltre invitato tutti i cittadini, le associazioni, le parrocchie e i giovani a partecipare alla fiaccolata che si terrà martedì 22 ottobre alle ore 19. Il corteo partirà dal parcheggio del supermercato, luogo del tragico omicidio, e terminerà in Piazza Municipio. La fiaccolata sarà un’occasione per dire un fermo “no” alla violenza di genere e per lanciare un messaggio di speranza e cambiamento.

I cittadini di San Severo sono dalla parte delle donne vittime di violenza. Il messaggio che la fiaccolata vuole trasmettere è che Dobbiamo dire basta a questo femminicidio” .

Questo ennesimo femminicidio sconvolge una città già segnata da episodi di violenza, ma la comunità vuole reagire con forza. Lo Stato e le istituzioni, devono essere sempre più presenti e pronti a sostenere chiunque si trovi in situazioni di pericolo, devono rafforzare gli uffici competenti a che situazioni del genere non accadono.

La morte di Celeste Palmieri lascia un vuoto incolmabile, ma l’impegno di tutti dai politici alla gente comune della città di San Severo sarà quello di non dimenticare il suo nome e di continuare a lottare per una società in cui nessuna donna debba più subire violenza.

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