San Severo(FG): Arrestato l’imprenditore Ciro Caliendo: indagato per attentato e omicidio della moglie

In un caso che ha scosso la provincia di Napoli e il mondo giudiziario, Ciro Caliendo, imprenditore vitivinicolo di 46 anni, è stato arrestato con l’accusa di essere coinvolto in un tentato omicidio a Bacoli e indagato anche per l’omicidio della moglie, Lucia Salcone, morta in circostanze misteriose.

L’attentato a Bacoli

Il 21 marzo 2023, un’automobile appartenente a un ufficiale della Guardia di Finanza è stata fatta esplodere in località Bellavista di Bacoli, nel Napoletano. Il finanziere è rimasto miracolosamente illeso, ma l’attentato ha messo in moto una complessa indagine da parte dei carabinieri, sotto la supervisione della Procura di Napoli. Secondo quanto emerso, il movente dell’attentato sarebbe legato a una controversia familiare, originata dalla disputa per l’affidamento del figlio tra l’ufficiale e la sua ex compagna.

L’ex compagna, ora arrestata, è stata accusata di aver commissionato l’attentato. La donna avrebbe organizzato il tutto per vendicarsi delle tensioni nate dalla gestione degli incontri tra l’ex partner e il loro figlio, all’epoca di soli due anni. Gli screzi tra i due erano già sfociati in reciproche denunce.

Il coinvolgimento di Ciro Caliendo

Tra le tre persone arrestate con l’accusa di tentato omicidio, la figura più controversa è quella di Ciro Caliendo. L’imprenditore, originario della Campania e noto per la sua attività nel settore vinicolo, è accusato di aver avuto un ruolo chiave nella costruzione dell’ordigno artigianale che ha colpito l’auto del finanziere. Caliendo sarebbe stato colui che ha assemblato la bomba e fornito il telecomando usato per attivare l’esplosione. A premere il pulsante, secondo le indagini, sarebbe stato il genero 32enne dell’imprenditore, anch’esso indagato.

L’omicidio di Lucia Salcone

L’intricata vicenda criminale non si ferma al solo attentato. Ciro Caliendo è infatti indagato anche per omicidio volontario in relazione alla morte della moglie, Lucia Salcone. La donna, 47 anni, è deceduta in un incidente stradale il 27 settembre 2024 a San Severo, in provincia di Foggia. Salcone viaggiava a bordo di una Fiat 500, insieme al marito, quando l’auto è uscita di strada in circostanze poco chiare. La dinamica dell’incidente ha suscitato dubbi, portando gli investigatori a ipotizzare che non si trattasse di una tragica fatalità, ma di un atto doloso. Al momento, Caliendo è indagato anche per questo presunto omicidio.

Il processo

Ieri, presso il tribunale di Napoli, si è svolta un’udienza decisiva per il caso dell’attentato di Bacoli. Durante l’udienza, il pubblico ministero De Marco ha richiesto una condanna a dieci anni di carcere per l’esecutore materiale del tentato omicidio, mentre in aula giungeva la notizia dell’arresto dell’ex compagna dell’ufficiale, ritenuta la mandante del crimine. La posizione di Caliendo è altrettanto grave: sebbene non fosse l’autore dell’esplosione, il suo coinvolgimento nella realizzazione dell’ordigno e nei collegamenti con gli altri accusati lo pone al centro di questa intricata vicenda.

La storia di Ciro Caliendo rappresenta un groviglio di crimini e sospetti, intrecciando dinamiche familiari a violenze estreme. Gli sviluppi del processo saranno cruciali per capire l’effettiva responsabilità dell’imprenditore, già sotto i riflettori per la morte della moglie, e per far luce su una trama che ha lasciato sgomenta la comunità locale.

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