Meteo:La protezione Civile emana un bollettino-Maltempo nel centro sud piogge e vento-Scuole chiuse

Il maltempo continua a flagellare numerose regioni italiane, causando disagi e preoccupazioni. In particolare, le regioni delle Marche e dell’Emilia-Romagna si trovano nuovamente a fronteggiare un’emergenza. Per domani, giovedì 19 settembre 2024, la Protezione Civile ha emesso un’allerta meteo rossa, indicando un elevato rischio per la sicurezza della popolazione e delle infrastrutture. In risposta, le autorità locali hanno deciso la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, coinvolgendo migliaia di studenti e famiglie.

Emilia-Romagna: chiusura delle scuole e allerta meteo

In Emilia-Romagna, le province di Bologna, Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna sono tra le più colpite. Durante una conferenza stampa, la presidente facente funzione della regione, Irene Priolo, ha confermato la necessità di chiudere le scuole per la giornata di domani, seguendo le raccomandazioni della Protezione Civile. Anche se i singoli Comuni dovranno emettere ordinanze specifiche, la chiusura delle scuole riguarda principalmente le elementari, medie e superiori, con possibili eccezioni per nidi e materne.

Già diversi comuni, tra cui Faenza, hanno predisposto misure straordinarie. In questa città, oltre alle scuole, rimarranno chiusi musei, biblioteche, ludoteche e altre strutture pubbliche. Simili provvedimenti sono stati presi a Rimini, Cesenatico, Gambettola, Ozzano, Imola e molti altri, rendendo evidente come l’intero territorio stia prendendo provvedimenti di massima precauzione.

Marche: scuole chiuse e allerta crescente

Anche nelle Marche, la situazione non è meno grave. Le scuole rimarranno chiuse in diverse città, tra cui Senigallia, Ancona, Camerano, Osimo, Jesi, e Trecastelli. A Fermo, il sindaco Paolo Carcinaro ha spiegato la decisione di chiudere le scuole a seguito di consultazioni con la Prefettura e altri sindaci locali, sottolineando come la priorità sia la sicurezza dei cittadini, anche a fronte di una possibile allerta arancione.

Questi provvedimenti riguardano non solo le scuole, ma anche numerosi servizi pubblici, come centri diurni, impianti sportivi e luoghi della cultura. Si tratta di misure preventive per minimizzare i rischi legati all’allerta idrogeologica e idraulica.

La situazione generale: allerta in 13 regioni

Non solo l’Emilia-Romagna e le Marche sono sotto stretta osservazione. La Protezione Civile ha emesso avvisi di allerta meteo rossa, arancione e gialla per ben 13 regioni italiane. Oltre all’Emilia-Romagna, le zone di massima criticità includono la Pianura bolognese, la Costa romagnola e altre aree collinari e montuose della regione. Nelle Marche, le aree più esposte sono quelle delle province centrali e settentrionali, con il codice arancione per rischio idraulico e idrogeologico.

Anche altre regioni italiane, tra cui Puglia, Toscana e Calabria, sono state interessate da allerte di diverso grado, a conferma di una situazione meteorologica diffusa e preoccupante su gran parte del territorio nazionale.

Conclusioni: precauzioni e preparativi in corso

L’ondata di maltempo che sta colpendo l’Italia meridionale e centrale rappresenta un’importante sfida per le autorità locali e nazionali. La chiusura delle scuole, sebbene sia una misura drastica, riflette la necessità di proteggere le famiglie e garantire la sicurezza di tutti. È importante ricordare che, secondo il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), i giorni di scuola persi a causa di eventi eccezionali, come il maltempo, non necessitano di recupero e non incidono sulla validità dell’anno scolastico.

Nelle prossime ore, la situazione potrebbe evolvere ulteriormente, con nuovi comuni che potrebbero adottare misure preventive analoghe. Il monitoraggio costante e la pronta comunicazione da parte della Protezione Civile e delle istituzioni locali continueranno a essere fondamentali per affrontare l’emergenza.

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