Lucera(FG): Sdegno tra i docenti per la lettera del vescovo di Lucera-Troia, accuse e reazioni
Una lettera augurale di inizio anno scolastico, indirizzata agli studenti dal vescovo di Lucera-Troia, Giuseppe Giuliano, ha scatenato un’ondata di indignazione tra molti insegnanti del territorio. Il prelato, nel suo messaggio, ha espresso auguri agli studenti, ma ha anche rivolto dure critiche agli adulti che lavorano nel mondo della scuola, in particolare ai docenti, suscitando un forte malcontento.
Il contenuto della lettera del vescovo
Nella lettera, il vescovo Giuliano si rivolge ai giovani, ma non manca di sottolineare il suo pensiero sugli adulti della scuola, definendoli responsabili dell’arduo compito di accompagnare le nuove generazioni nel loro percorso di crescita. Tuttavia, il passaggio che ha suscitato le polemiche riguarda l’ammissione del vescovo di ascoltare “lamentele circa gli adulti del mondo della scuola”. Egli si dice particolarmente a disagio quando tali adulti, che si comportano con “prepotenze e inganni”, appartengono alla comunità cristiana, chiedendo scusa agli studenti e alle loro famiglie per il comportamento di questi individui.
La reazione dei docenti
Le parole del vescovo sono state percepite come una generalizzazione ingiustificata che ha coinvolto un’intera categoria professionale. Molti docenti si sono sentiti offesi e denigrati, soprattutto per la genericità delle accuse rivolte a un gruppo così ampio di persone. In risposta, una rappresentanza di insegnanti ha inviato una lettera aperta alla testata locale “Lucerabynight”, esprimendo il loro sconcerto e definendo le parole del vescovo «inopportune, ingiuste, irrispettose e offensive». Nella lettera, i docenti sottolineano che in ogni professione esistono persone inadatte al proprio ruolo, compreso il clero, ma che la maggior parte degli insegnanti opera con «coscienza, professionalità, passione e profonda umanità», spesso con uno stipendio inadeguato e in condizioni difficili.
Gli insegnanti cattolici praticanti si sono sentiti particolarmente colpiti dalle parole del vescovo, poiché le sue scuse sono state indirizzate in modo specifico agli studenti e alle famiglie per il comportamento di docenti appartenenti alla comunità cristiana, facendo intendere che questi ultimi fossero i principali responsabili delle “smanie di potere” e “pigrizie professionali”.
La lettera agli insegnanti di religione
La polemica non si è fermata qui. Il vescovo ha infatti inviato una seconda lettera agli insegnanti di religione cattolica nelle scuole della diocesi di Lucera-Troia, invitandoli a non considerare il loro lavoro come una “semplice sistemazione economica” e a partecipare più attivamente alla vita della Chiesa locale. Anche in questo caso, Giuliano ha fatto riferimento a “lamentele e mugugni” nei confronti degli insegnanti di religione, sollecitandoli a dare una testimonianza più autentica della loro fede.
Questa ulteriore critica ha acuito il malessere tra i docenti, che si sono sentiti accusati di non fare abbastanza o di non essere adeguati al loro ruolo, compromettendo ulteriormente i rapporti tra il vescovo e il mondo scolastico della diocesi.
Le parole del vescovo Giuseppe Giuliano hanno innescato una frattura profonda tra la Chiesa e il corpo docente del territorio di Lucera-Troia. Mentre molti insegnanti chiedono rispetto e riconoscimento per il loro impegno professionale, la lettera del prelato ha messo in luce un rapporto teso tra la gerarchia ecclesiastica e il mondo dell’istruzione, che ora appare difficile da ricomporre. Il clima di scontro, alimentato dalle critiche reciproche, richiede un dialogo aperto per poter ricucire le relazioni e costruire un terreno di collaborazione più sereno e produttivo.