Bari: Cosa sta accadendo in Puglia? Un’ondata di violenza contro i Carabinieri

Negli ultimi giorni, la Puglia sembra essere teatro di un’ondata di violenza preoccupante e inspiegabile, che ha visto i Carabinieri come bersaglio di aggressioni fisiche gravi. Gli episodi di Vieste(FG), Locorotondo(BA)e oggi a Rutigliano(BA) evidenziano un fenomeno allarmante, che richiede una riflessione profonda e interventi urgenti.

L’ultimo episodio risale a questa mattina a Rutigliano, in provincia di Bari, dove due Carabinieri sono stati brutalmente aggrediti e feriti durante un intervento. I militari, intervenuti a seguito di una segnalazione per un presunto furto di materiale ferroso, sono stati attaccati con una spranga di ferro e una scala dal sospettato. Uno dei Carabinieri ha riportato la frattura di un dito, mentre entrambi sono stati ricoverati per le cure necessarie. Questo episodio, come sottolineato dal Nuovo sindacato dei carabinieri (NSC), è il secondo di tale gravità in pochi giorni in Puglia, dopo l’aggressione avvenuta a Locorotondo il 22 agosto scorso.

Le autorità e i sindacati dei carabinieri sono preoccupati e indignati. Il segretario generale regionale aggiunto dell’NSC, Natalino Leobono, ha espresso con forza il suo sdegno, sottolineando come le recenti dichiarazioni di condanna da parte delle alte cariche dello Stato e dell’opinione pubblica non siano servite a fermare questa escalation di violenza. Secondo Leobono, è chiaro che serve un intervento deciso e coordinato a livello nazionale per affrontare questo problema, che sembra essere sintomo di un malessere sociale più profondo.

L’aggressione di Rutigliano non è un caso isolato ma si inserisce in un quadro più ampio di violenza contro le forze dell’ordine, un fenomeno che desta crescente preoccupazione. I carabinieri, che ogni giorno sono in prima linea per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico, si trovano sempre più spesso esposti a rischi enormi, in un contesto in cui il rispetto per l’autorità e per le istituzioni sembra venire meno.

Questo clima di violenza colpisce ancora di più se pensiamo che solo ieri a Trani è stato commemorato il Carabiniere Luigi De Gennaro, simbolo del sacrificio di chi ogni giorno mette la propria vita al servizio della comunità. Episodi come quello di Rutigliano gettano un’ombra sulla nostra società, ponendo seri interrogativi sul rispetto delle regole e delle istituzioni.

È evidente che la situazione richiede una risposta immediata e concreta. Come suggerito dall’NSC, potrebbe essere necessario convocare un tavolo tecnico presieduto dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per analizzare il quadro normativo e individuare soluzioni efficaci. È altresì importante che si avvii una riflessione collettiva sul perché si sia arrivati a questo punto, e su quali siano le radici di una tale disgregazione del tessuto sociale.

L’aggressione ai Carabinieri è un attacco a tutta la comunità, e non può essere tollerata in alcun modo. La speranza è che, attraverso un’azione congiunta delle istituzioni, della società civile e delle forze dell’ordine, si possa invertire questa preoccupante tendenza e ristabilire un clima di rispetto e legalità, valori fondamentali per la convivenza civile.

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