Foggia: La sicurezza scolastica in crisi al circolo didattico San Ciro Livio Tempesta

La situazione presso il circolo didattico San Ciro Livio Tempesta di Foggia, che ospita tra i 650 e i 700 alunni tra scuola dell’infanzia e primaria, sta diventando insostenibile. Negli ultimi giorni, due furti sono stati perpetrati all’interno dell’istituto, portando via prezioso materiale informatico acquistato anche grazie ai fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Questi eventi, avvenuti a pochi giorni l’uno dall’altro, hanno messo in luce gravi carenze nella sicurezza dell’edificio scolastico e sollevano interrogativi sulle responsabilità delle autorità competenti.

Il primo furto è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì della scorsa settimana, quando dei ladri, approfittando di una finestra rotta, sono riusciti a entrare nell’edificio e a portare via attrezzature informatiche. Nonostante il danno subito e la necessità di riparazioni immediate, le misure prese per mettere in sicurezza la scuola sono risultate insufficienti. Infatti, pochi giorni dopo, i ladri sono tornati, manomettendo i pannelli posti a copertura delle finestre rotte e rubando ulteriore materiale.

La dirigente scolastica, Tiziana Zappatore, esprime la sua profonda amarezza per quanto accaduto, sottolineando come nonostante le continue sollecitazioni all’amministrazione comunale per la messa in sicurezza dell’istituto, nulla di concreto sia stato fatto. “Negli anni alla direzione dell’istituto – afferma Zappatore – continue sono state le sollecitazioni all’amministrazione comunale non solo per la messa in sicurezza dell’istituto, ma anche e soprattutto per l’edilizia scolastica.” Questo ennesimo episodio di furto, a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico previsto per l’11 settembre, complica ulteriormente la situazione, con il personale scolastico che si trova ora a dover affrontare la mancanza di materiale fondamentale per le attività didattiche.

La vicenda solleva questioni rilevanti sul ruolo delle autorità competenti e sulla gestione della sicurezza negli edifici scolastici. È innegabile che la finestra rotta avrebbe dovuto essere riparata immediatamente, garantendo un livello minimo di sicurezza. Lasciare una breccia aperta ha, di fatto, autorizzato ulteriori intrusioni. Questo episodio mette in evidenza non solo l’atto criminale dei ladri, ma anche la responsabilità degli enti preposti alla manutenzione e alla sicurezza delle scuole.

La dirigente ha coinvolto tutti gli organi competenti, dall’amministrazione comunale al prefetto, dalle forze di polizia all’Ufficio scolastico provinciale, nella speranza che si intervenga prontamente per evitare che situazioni simili si ripetano in futuro. Tuttavia, l’inefficienza e la lentezza nella risposta a queste emergenze fanno sorgere dubbi sulla reale attenzione dedicata alla sicurezza degli ambienti scolastici, che dovrebbero essere considerati luoghi sacri, intoccabili e protetti.

In conclusione, questa serie di furti mette in luce un problema ben più profondo: la mancanza di un’adeguata vigilanza e di interventi tempestivi per proteggere le scuole. In un momento in cui l’istruzione dovrebbe essere al centro delle politiche pubbliche, episodi come questo dimostrano quanto ancora ci sia da fare per garantire la sicurezza e la serenità all’interno degli istituti scolastici. La speranza è che, finalmente, si intervenga con decisione e rapidità per evitare che situazioni analoghe si ripetano, restituendo ai ragazzi e agli insegnanti un ambiente sicuro e idoneo all’apprendimento.

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