CERIGNOLA(FG): GUARDIA DI FINANZA OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA CONTRAFFATTO ED ADULTERATO. SEQUESTRATI OLTRE 37 MILA LT.

I Finanzieri della Compagnia di Cerignola hanno scoperto tre laboratori clandestini adibiti alla preparazione di olio extra vergine di oliva contraffatto ed adulterato e sequestrato oltre 37.000 litri di prodotto illegale.

Durante le attività di controllo economico del territorio, le fiamme gialle hanno individuato, in aree diverse dell’agro cerignolano, tre capannoni in cui veniva prodotto olio che sarebbe stato commercializzato come  extra vergine di oliva, ma   in   realtà   proveniente,   come   hanno   documentato   le   analisi   svolte   dal personale dell’A.R.P.A. Puglia, da una miscelazione di olio di semi di girasole ad alto   contenuto   di   acido   linoleico   con   aggiunta   di   sostanze   coloranti,   come clorofilla e betacarotene in misura superiore ai limiti ammessi per gli oli destinati al consumo alimentare. 

La miscela veniva poi confezionata in taniche e lattine sulle quali erano apposte indicazioni   attestanti   la   qualità   extravergine   del   prodotto,   per   essere   poi commercializzate.

Nel   corso   delle   operazioni,   sono   stati   sequestrati   tutti   gli   strumenti   e   le attrezzature utilizzate per il confezionamento, imbottigliamento e miscelazione dell’olio d’oliva contraffatto tra cui 15 cisterne della capienza di 10.000 lt. e 1.000 lt., pompe aspiratrici, imbottigliatrici multiple, colini, etichettatrici, soffiatrici e miscelatori unitamente ad oltre 23.000 lattine da 5 lt. recanti indicazione “​olio extra vergine di oliva”.

3 persone sono state segnalate alla Procura della Repubblica di Foggia per le ipotesi di reato di commercio di sostanze nocive e vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine, di cui n. 2 anche per violazioni amministrative relative all’assenza di indicazioni sulla tracciabilità dell’origine e della qualità del prodotto alimentare. 

Va   precisato   che   il   procedimento   si   trova   ancora   nella   fase   delle   indagini preliminari   e   gli   indagati   non   possono   essere   considerati   colpevoli   fino all’eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.

Le attività della Guardia di Finanza a contrasto dei fenomeni fraudolenti che colpiscono la filiera agroalimentare si innestano nella necessità di salvaguardare i consumatori finali che acquistano i prodotti nella convinzione della loro sicurezza e genuinità e nel contempo nell’esigenza di tutelare il tessuto produttivo italiano e le imprese che rispettano le regole.

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