Il giudice amministrativo ha giudicato illegittimi i provvedimenti con i quali l’Amministrazione di Barletta, nel dicembre 2023, aveva disposto la riduzione della durata delle concessioni balneari


In attesa di ricevere gli esiti del tavolo tecnico ad hoc istituito dal Governo, che si terrà nella giornata di oggi in materia di concessioni demaniali marittime, è intervenuto recentissimamente il TAR Puglia, sede di Bari, III sez., con quattro pronunce ‘gemelle’ (nn. 616, 617, 618, 620/2024) di fondamentale importanza. Il giudice amministrativo ha giudicato illegittimi i provvedimenti con i quali l’Amministrazione di Barletta, nel dicembre 2023, aveva disposto la riduzione della durata delle concessioni balneari, con scadenza prevista inizialmente per il 2033, fissandola al 2024. Così ha affermato l’avvocato Francesco Tomasicchio.

Il Collegio, dopo aver accertato il corretto espletamento di apposita procedura a evidenza pubblica ai sensi del Codice della navigazione, ha accolto le doglianze mosse dalla difesa delle quattro imprese ricorrenti, giudicando legittimo l’iniziale operato dell’Amministrazione quando aveva riconosciuto la proroga al 2033. Il TAR Puglia ha seguito il recente orientamento tracciato dalla settima sezione del Consiglio di Stato (30 novembre 2023, n. 10378), che equipara le procedure previste dal Codice della navigazione a quelle del nuovo Codice dei contratti pubblici.

Irevista dal Codice della navigazione e dal regolamento di attuazione rispetta l’esigenza di assicurare il confronto competitivo tra operatori economici del settore” e che “il provvedimento che ha prorogato l’efficacia della concessione demaniale della ricorrente non va inteso quale proroga automatica”. Pertanto, il Comune di Barletta ha agito correttamente istruendo un procedimento amministrativo seguendo la disciplina dettata dal Codice della navigazione e riconoscendo successivamente la proroga al 2033 in favore delle imprese già in possesso del titolo concessorio.

La procedura eseguita dall’Amministrazione consentiva alle eventuali imprese controinteressate la possibilità di partecipare al procedimento e manifestare il proprio interesse. Non essendovi stata alcuna manifestazione in tal senso, osservati i termini di legge, il Comune di Barletta ha riconosciuto la proroga in favore dei concessionari uscenti. Quanto basta per indurre il Collegio a rilevare che ci si trovi “al cospetto di una vera e propria proroga di carattere procedimentale ben lontana da qualunque automatismo”, in perfetta sintonia con il diritto dell’Unione europea, in particolare con la direttiva Bolkestein e la recente giurisprudenza della Corte di giustizia.

In definitiva, queste quattro sentenze sono di grande importanza non solo per le imprese titolari delle concessioni, il cui legittimo affidamento è stato finalmente e pienamente tutelato, ma anche per le Amministrazioni comunali, poiché riconoscono definitivamente la legittimità della procedura di evidenza pubblica come disciplinata dal Codice della navigazione. Indipendentemente da quanto deciderà il legislatore, queste pronunce rendono giustizia alle imprese che hanno adito la via giurisdizionale e suscitano fiducia in tutte le altre, restituendo al contempo un quadro giuridico certamente più chiaro e confortante rispetto al passato.

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