Cerignola(FG):Truffa dell’OroVerde. Ristoranti Italiani Coinvolti in un Giro di Olio Contraffatto da Cerignola
Una recente inchiesta ha svelato un intricato giro di olio contraffatto che coinvolgeva ristoranti in tutta Italia, acquistando olio adulterato da Cerignola. Secondo quanto riportato dal sito de “Il Gambero Rosso”, i titolari erano consapevoli della natura fraudolenta dell’olio che stavano acquistando, pagando tre euro al litro anziché la media di nove per l’olio extravergine di oliva autentico.
L’olio contraffatto era ottenuto dalla miscela di olio di semi di bassa qualità con beta-carotene e clorofilla, utilizzati per alterarne il sapore e la colorazione. Il dettaglio dei locali e dei ristoranti coinvolti nell’inchiesta è stato riportato sul sito de “Il Gambero Rosso”, coinvolgendo circa cinquanta locali, principalmente nella zona di Roma.
I reati contestati dalla Procura di Roma includono la contraffazione di sostanze alimentari e la ricettazione. L’indagine ha preso avvio da un produttore clandestino e ha seguito un percorso che ha attraversato l’asse Roma-Puglia, portando alla scoperta di una truffa orchestrata da individui già noti agli inquirenti.
Uno dei protagonisti di questa frode è Savino Merra di Cerignola, che era già stato coinvolto negli arresti domiciliari nel 2019 nell’ambito dell’inchiesta “Oro Giallo”. Insieme a lui figura Nicola Sinerchia, dell’oleificio Si.Ol di Cerignola, dove veniva prodotto l’olio di semi che successivamente veniva manipolato e venduto.
Questa ennesima truffa mette in luce l’importanza della vigilanza e del controllo sulla catena di produzione e distribuzione degli alimenti, soprattutto quando si tratta di prodotti come l’olio extravergine di oliva, che rappresenta un pilastro della dieta mediterranea e una risorsa economica fondamentale per numerose comunità. La collaborazione tra autorità investigative e organizzazioni di settore è essenziale per contrastare efficacemente queste pratiche fraudolente e proteggere i consumatori dalla frode alimentare.