GUARDIA DI FINANZA: ESEGUITE 5 MISURE CAUTELARI PERSONALI E SEQUESTRATI CIRCA 40 MILIONI DI EURO SU DISPOSIZIONE DELL’UFFICIO DELLA PROCURA EUROPEA DI TORINO PER UNA FRODE ALL’I.V.A. NEL COMMERCIO ON LINE.
Nelle prime ore della mattinata odierna, militari dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Foggia e Genova e del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali e reali emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Foggia, su richiesta della Procura Europea – Ufficio di Torino, nei confronti di 5 persone, gravemente indiziate dei reati diassociazione a delinquere (art. 416 c.p.) e frode fiscale (art. 3 D.Lgs. 74/2000), e di unasocietà cooperativa con sede a Foggia, indagata per responsabilità amministrativa ex artt. 5e 25- quinquies del D.Lgs. 231/2001.
Le indagini coordinate dalla Procura Europea hanno preso avvio da due esposti presentatipresso il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Foggia e di Genova e hanno riguardato 7 società formalmente ubicate in Spagna, Romania, Estonia, Ungheria e Bulgaria, ma che, inrealtà, venivano gestite dall’Italia tramite una società cooperativa di Orta Nova (FG), attraverso le quali l’organizzazione criminale indagata gestiva una vasta attività di vendita on line di penumatici per auto ed altri veicoli a motore.
A seguito di attività tecniche, accertamenti finanziari, analisi dei computer e dei telefoni sequestrati nel corso delle perquisizioni, i finanzieri dei Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria di Foggia e Genova, supportati dagli specialisti informatici del Nucleo SpecialeTutelaPrivacy e Frodi Tecnologiche, hanno accertato che la cooperativa foggiana, attraverso un unico apparato organizzato di beni e persone, svolgeva tutte le attività direttive ed amministrative delle società collocate nei diversi Paesi U.E. e curava materialmente lecessioni di pneumatici ai privati consumatori italiani che li avevano acquistati tramite appositisiti internet.Più in particolare, dalle investigazioni è stato ricostruito il seguente sistema di frodi:
– creazione di società di puro artificio localizzate alle Isole Canarie (Spagna), alle qualierano formalmente riconducibili le piattaforme web di e-commerce perla vendita di pneumatici; – attraverso tali siti web, gli utenti (prevalentemente cittadini italiani) effettuavano i propriordini, che venivano trasmessi ad ulteriori società schermo localizzate in altri PaesE dell’Unione Europea (Romania, Estonia, Ungheria e Bulgaria) riconducibili ai medesimi indagati;- queste ultime si occupavano di comunicare ai reali fornitori degli pneumatici, estranei al meccanismo di frode, l’entità dell’ordine e la destinazione dello stesso;- la merce veniva quindi spedita dal fornitore reale al consumatore finale italiano, senza transitare in alcun modo attraverso le società formalmente interposte nella transazione;- le società localizzate alle Isole Canarie emettevano quindi nei confronti del consumatore finale una fattura senza applicazione dell’I.V.A.Secondo i risultati delle indagini, dal 2017 l’organizzazione indagata ha generato un fatturato di circa 180 milioni di euro.Secondo la ricostruzione investigativa, tale schema fraudolento non solo ha consentito la sistematica disapplicazione dell’I.V.A. in ciascuno dei Paesi U.E. coinvolti nelle cessioni dibeni on line, con un’evasione dell’imposta quantificata in € 39.462.526, ma ha anche permesso agli indagati di praticare prezzi sensibilmente inferiori alle normali condizioni dimercato, con conseguente distorsione della libera concorrenza, in pregiudizio degli operatori commerciali del settore.
Le risultanze raccolte, acquisite anche mediante i canali di cooperazione internazionale realizzata per il tramite del Comando Generale della Guardia di Finanza, hanno consentitoalla Procura Europea di chiedere ed ottenere dal Giudice per le indagini preliminari delTribunale di Foggia un provvedimento di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 5 indagati, di cui 2 destinatari della custodia in carcere, 2 destinatari di arrestidomiciliari e 1 sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza.
È stato altresì disposto il sequestro preventivo, anche per equivalente, di disponibilitàfinanziarie e di altri beni fino alla concorrenza di € 39.462.526, importo corrispondente al profitto della frode I.V.A., nonché il sequestro preventivo e contestuale oscuramento dei 7 sitiweb utilizzati per il commercio elettronico.
L’esecuzione del provvedimento è stata coordinata in 10 Stati dell’Unione ed in 5 Stati extra- U.E. dall’Ufficio di Torino della Procura Europea, con il supporto dell’Ufficio Centrale EPPO in Lussemburgo, in collaborazione con le Autorità giudiziarie dei Paesi interessati.
Va precisato che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, indipendentemente dagli elementi indiziari raccolti che hanno portato all’emissione deiprovvedimenti cautelari, gli indagati non possono essere considerati colpevoli fino ad eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.