Foggia:Le verità dette e non dette sul calcio foggiano
Da giorni ormai le partite del Foggia si fanno a porte chiuse perché la ditta New Esil Srls appaltatrice delle recinzioni per lo stadio dopo 13 anni ha lasciato il Comune di Foggia. Una società che per lunghi anni ha assicurato la sicurezza dello stadio.Per incomprensioni, o meglio per non aver mai effettuato un contratto giusto, come previsto dalla legge, ma con semplici comunicazioni effettuate dal RUP e l’avvallo del dirigente.La new Esil attende ancora il pagamento per tutto il lavoro svolto in modo eccezionale La società ha terminato l’ultimo affidamento per 10 partite non accettando la proroga per altre due partite. Il G.O.S gruppo operativo sicurezza per lo stadio , dopo una riunione in prefettura, tenutasi in data 25/07/2023, ha deciso di acquistare dalla Ngt Costruzioni srl, dei blocchi in cemento, i betonfer per la recinzione dello stadio. Ciò che è stato acquistato con l’accordo del GoS non è collaudato, quindi non potrebbero essere montati anche quando il Foggia gioca a porte chiuse.Il comune di Foggia effettua una gara dopo che il GOS si riunisce in prefettura dove il comitato decide di utilizzare la recinzione in cemento armato senza certificazione.Inoltre alcuni soggetti la sera nel montare la recinzione risultano non essere dipendenti della società vincitrice.Questo è più grave perché persone abilitate non fanno parte della società.La Polizia Locale e la Digos presente effettuano i dovuti controlli.Inoltre le recinzioni montate dalla precedente ditta erano più che sicure, queste attuali sono le stesse montate a Caserta dove essendo cadute un ragazzo di Foggia si fece molto male. Inoltre la nuova ditta non ha professionalità nel montarle, ci impiegano ore per il montaggio e lo smontaggio, in una delle ultime partite a porte chiuse hanno impiegato oltre 11 ore con grande nervosismo dei vigili urbani costretti a dover prestare il loro servizio oltre le 22. Oggi che finalmente si sa la verità delle partite a porte chiuse non si possono che attendere le prime risposte dal Comune e dal prefetto.