Zuppi ordina Giorgio Ferretti vescovo tra sorrisi e speranze: “A Foggia sogno una Chiesa unita e dalle porte aperte”
Una Chiesa unita e dalle porte aperte capace di accogliere tutti”. Don Giorgio Ferretti, da oggi monsignore e arcivescovo, sogna questo per la sua nuova casa, l’arcidiocesi di Foggia-Bovino. Una comunità viva e antica, quella della Capitanata, che in queste ore si è radunata nella basilica papale di San Giovanni in Laterano per accogliere il suo nuovo pastore.
ORDINATO VESCOVO. È proprio nella Cattedrale di Roma, infatti, tra marmi e affreschi antichi, che il cardinal Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana e arcivescovo di Bologna, presiede il rito con il quale don Giorgio viene ordinato vescovo. La nomina è arrivata il 18 novembre da Papa Francesco, che aveva accettato le dimissioni di monsignor Pelvi – come da prassi – per raggiunti limiti d’età. Cinque pullman in mattinata sono partiti da Foggia per raggiungere l’Urbe. Ad accompagnarli una quarantina di sacerdoti. In prima fila, tra le autorità, spiccano la sindaca di Bovino, Stefania Russo, e l’assessora al Welfare della Regione Puglia, Rosa Barone. Assente per impegni concomitanti la neosindaca di Foggia.
LA CELEBRAZIONE. Nel salutare le autorità presenti, monsignor Ferretti tende subito la mano alla società civile: “Da oggi inizia una lunga collaborazione”. E annuncia la data d’ingresso in diocesi: “I miei fratelli sacerdoti mi chiedono: quando vieni? Presto!”. La data è fissata per metà gennaio, come dice lo stesso Ferretti ai fedeli che lo placcano in basilica mentre saluta durante il canto del Te Deum: “Ci vediamo il 14 gennaio”. Sul presbiterio, accanto a Zuppi, anche il cardinal De Giorgi, ex arcivescovo di Foggia, che si lascia andare a un lungo abbraccio col nuovo presule. Nell’omelia, il presidente della Cei, prendendo spunto dal brano del Vangelo letto durante il rito, ammonisce severamente il nuovo vescovo: “Sii sempre contento di raccogliere dove altri hanno seminato, come dice il Vangelo -. Tanti, a cominciare dai tanti Santi della porta accanto, che sicuramente troverai nella chiesa di Foggia-Bovino”. Il porporato ricorda monsignor D’Ambrosio e monsignor Tamburrino: “Semina anche tu, con serena fiducia. E ricorda che il vescovo alle volte cammina davanti al popolo, altre volte gli cammina dietro per accompagnarlo e per cercare chi si è fermato lungo il cammino”.