Buone Feste e Buon Natale 2020 al tempo del Coronavirus cosa ci ha portato a capire.
Buone Feste e Buon Natale 2020 al tempo del Coronavirus. Il 25 Dicembre cade una delle più importanti feste cristiane che celebra la nascita di Gesù. Questa festa sentita di più per i Cristiani e la festa della rinascita come ha detto il Papà Francesco ieri sera a San Pietro, ma ha assunto nella cultura occidentale un significato laico. Tutti si domandano perché il Natale si celebra il 25 dicembre? L’ipotesi più accreditata fa riferimento alla festa pagana del Sole vittorioso,l’imperatore Aureliano aveva dedicato un tempio il 25 dicembre del 274.
il Covid-19, tra i tanti disastri sofferenze morti che ha portato, è riuscito a farci scoprire l’importanza di alcune cose che non dovremmo dimenticare, ma semmai coltivare, nel dopo che passerà il tutto.
La forza dell’altruismo. L’emergenza, in qualsiasi versione, fa venire fuori tutta la potenza dell’altruismo, nel fare nel dire nel dare qualcosa agli altri senza né chiedere né attendere contropartite.
l patrimonio della Sanità pubblica e universale. In Italia un malato di coronavirus è preso in carico dal Servizio sanitario nazionale e durante tutto il percorso della sua cura, fino alla guarigione, non deve tirare fuori neanche un euro, cosa che nel più grande paese, Stati Uniti di America bisogna pagare.
Necessita di Stato. Dall’assistenza sanitaria agli aiuti alle famiglie e alle imprese. Dal bonus una tantum per il popolo delle partite Iva ai buoni per pasti e acquisti al supermercato per le famiglie più povere. Dagli acquisti urgenti di mascherine e respiratori alla creazione di nuovi ospedali. Chi può fare tutto ciò, contemporaneamente? Una sola persona: lo Stato
La scoperta totale dello smartworking. Pensate che spreco: fino ai giorni del “tutti a casa”, in Italia, su una potenziale platea di 8,3 milioni di lavoratori, soltanto 354mila praticavano con regolarità lo smart working.
Quella voglia di serietà di sentire e leggere solo cose serie e reali. Ricordate le tante ma tante baggianate che abbiamo ascoltato a proposito della post-verità, ovvero di un mondo dove il confine tra il vero e il falso non esiste più e neanche ne abbiamo bisogno.Bene: la tragedia del Covid-19 ci ha fatto rendere conto che ci ha messo con le spalle al muro, e mano a mano che cresceva la paura, cresceva l’insicurezza, cresceva lo sgomento, in ciascuno di noi aumentava un solo desiderio: la grande ma grande voglia di verità. Di una possibile, autorevole e documentata …la verità solo la semplice pura verità
I reati crollano. Omicidi, furti e rapine: in un Paese chiuso in caso, immobile e bloccato dalle misure antivirus, sono crollati. Più o meno attorno a un meno 65 per cento. Restano alti, e molto preoccupanti, i reati di maltrattamento che, in mancanza di denunce reali, potrebbero perfino registrare un segno meno di scarso significato
.La cosa che ci rimane a tutti noi che cambi la situazione è che cambiamo noi tutti cittadini del mondo …la speranza è l’ultima a morire.