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βOggi ho fatto visita al carcere di Foggia: la situazione Γ¨ gravissima su molteplici fronti ed Γ¨ per questo che depositerΓ² unβinterrogazione diretta al Ministro della Giustizia. I numeri sono eloquenti e, purtroppo, fotografano una realtΓ drammatica. Innanzitutto, il carcere ospita 680 (seicentottanta!) detenuti a fronte di una capienza per 360 persone. Un altro elemento di criticitΓ Γ¨ quello della mancanza, da ben 4 anni, del Comandante della Polizia Penitenziaria, cosΓ¬ come dei vice comandanti. La forza lavoro attualmente operativa Γ¨ di 230 unitΓ a cui, perΓ², vanno sottratte 28 impegnate nel nucleo scorte, e coloro che legittimamente usufruiscono di alcuni benefici di legge e distacchi in uscita. Va evidenziato che, in virtΓΉ di tabelle ministeriali, occorrerebbero oltre 90 unitΓ in piΓΉ per assicurare un lavoro efficiente e non stressantissimo. NΓ¨ possono essere sottaciuti i dati di natura sanitaria: allβinterno della popolazione carceraria ci sono 150 detenuti affetti da patologie psichiatriche, 200 tossicodipendenti, 100 cardiopatici e 30 affetti da menomazioni fisiche gravi. A fronte di questi numeri, ci sono solo 5 medici (piΓΉ un responsabile), 10 infermieri (piΓΉ un coordinatore) e 8 operatori socio-sanitari. E ancora: sono in servizio solo 5 psicologi, 4 educatori e un infermiere al Sert. Una situazione insostenibile per la quale si richiedono interventi urgenti per colmare il gap del Comandante, una figura essenziale allβinterno dellβorganizzazione carceraria, e per il rimpinguamento dellβorganico (penitenziario, sanitario ed amministrativo), per garantire cosΓ¬ serenitΓ e sicurezza agli operatori e agli stessi detenuti. CosΓ¬ come Γ¨ imprescindibile alleggerire la pressione della popolazione carceraria, a tutela della dignitΓ delle persone, al fine di consentire la finalitΓ risocializzatrice della pena. Tutte questioni che sottoporrΓ² allβattenzione del Ministroβ.