Foggia: ATAF ,”Finalmente i sindacati si sono svegliati “come hanno acquistato i mezzi usati e perché hanno messo al bando i due parcheggi con la sosta?
Nella riunione del 26 giugno scorso, l’azienda di trasporto pubblico foggiano, Ataf con l’approvazione della commissione straordinaria del Comune di Foggia sciolto per mafia dall’agosto 2021, ha comunicato alle organizzazioni sindacali alcune decisioni che hanno destato non poche preoccupazioni.
Da un lato il “noleggio a freddo” di almeno 10 bus da settembre a novembre 2023. Dall’altro la selezione di nuovi autisti su una platea di massimo 200 candidati da individuare entro ottobre, riservando nell’assunzione finale una quota femminile importante.
Come è possibile fittare dei bus e al contempo assumere nuovi autisti senza che sia previsto nell’immediato un investimento poderoso sulla flotta stradale? Questo il dubbio dei sindacati.
La carenza del parco autobus nella sede del Villaggio Artigiani è evidente, nonostante i recenti acquisti. Non solo i 17 bus nuovi bianchi comperati con fondi regionali e inaugurati e messi su strada dal commissario Sebastiano Giangrande, in pieno scioglimento per mafia. Durante l’amministrazioneLandella, quando a presiedere l’Ataf c’era l’attuale parlamentare meloniano Giandonato La Salandra componente della Commissione agricoltura , sono stati acquistati al prezzo di un bus nuovo (250mila euro) 29 mezzi usati provenienti dal Trentino Alto Adige.
Ebbene di quei 29 sono funzionanti in strada meno di 20 e tutti con problemi palesi e con grosse fuoriuscite di fumo nero, ma in questi giorni di anticiclone con la riduzione delle corse viaggiano solo i mezzi bianchi, che vengono utilizzati continuamente a ripetizione. E che rischiano di usurarsi presto.Già lo scorso anno il numero ridotto di bus aveva costretto l’azienda a sopprimere due corse per il Cep e la Macchia Gialla. Quest’anno potrebbero essere necessari altri tagli, se si considera che l’utenza viaggiante non è ancora tornata ai livelli pre pandemia.
Intanto fanno discutere alcune scelte legate alla sosta tariffata. L’idea di esternalizzare completamente il servizio va a nocumento dell’Ataf, secondo i sindacati. Anche l’idea di dare in gestione i due parcheggi cittadini, il Russo e lo Zuretti, quest’ultimo con un canone di poco più di 100mila euro l’anno, sta facendo perdere entrate. Il parcheggio sotto al Municipio valeva per l’azienda dai 2000 ai 3000 euro al giorno.