Foggia: La Cittadella della Giustizia si farà. Vaccaro:”E’ un primo passo ma non risolve i problemi “
Il Palazzo di giustizia nel corso degli anni è divenuto insufficiente a contenere la mole di lavoro soprattutto alla luce della riforma del 2012, che ha soppresso in tutta Italia, le sedi più piccole e decentrate”
Vaccaro Procuratore della Repubblica di Foggia “E’ un passo importante ma non è certo la soluzione dei diversi problemi che la capitanata ha”., Ludovico Vaccaro, al suo arrivo nell’aula della corte d’assise di Foggia,ha risposto in maniera chiara ma soprattutto decisa. Questa mattina alla presenza del vice ministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto.
Il Palazzo di giustizia è nato piccolo e nel corso degli anni è divenuto insufficiente a contenere la mole di lavoro soprattutto alla luce della riforma del 2012, che ha soppresso in tutta Italia, e anche in provincia di Foggia, le sedi più piccole e decentrate».
“Soprattutto sotto il profilo dello svolgimento delle udienze il nuovo Palazzo di Giustizia e l’ampliamento dell’attuale costituiscono un passo importante verso l’accelerazione dello svolgimento delle udienze. Quando io ero giudice si svolgevano tre udienze a settimana e le facevano tutti i giudici. Ora non è così per mancanza di aule”.
Il Vice Ministro alla Giustizia Sisto ha dichiarato:
“E’ un inizio importante, l’abbiamo voluta con tutte le nostre forze e oggi mi sembra sia il primo importante step fattivo in cui le Istituzioni presentano un progetto per la giustizia non soltanto di Foggia ma dell’intera Regione Puglia”. Francesco Paolo Sisto intervenendo in Corte d’Assise a Foggia dove si svolgono i lavori per la sigla del protocollo d’intesa per la realizzazione nel capoluogo dauno della Cittadella della giustizia che dovrebbe essere consegnata entro il 2025.
La Giustizia “ha bisogno di spazi e ambienti migliori. Ha bisogno soprattutto di fiducia. Credo che a queste domande noi stiamo rispondendo anche con presenze sul territorio, perchè essere presenti fisicamente credo sia molto importante”.
Ma è ovvio che non si può pensare di aprire un presidio qua e là, ma è necessaria una riflessione organica, che è uno degli obiettivi di questo governo”.
«non credo ci siano appelli che cadono nel vuoto. Tutti vorremmo una giustizia sotto casa. Questo è un governo che ha un’idea diversa rispetto a quello precedente sulla geografia giudiziaria. Faremo quello che si può”.