L’ARGUZIA? A VOLTE CI VORREBBE !
A volte ci vorrebbe un po’ di arguzia per tutelare il diretto superiore di giornale. Si è parlato e strapalarto di cognomi che hanno fatto i personaggi. Così non va bene la città ha bisogno di persone serie ed oneste che abbiamo a cuore Foggia, o si interessino di altro, ma all’altro deve pensarci altro, che poi è lo Stato, siamo noi.Attaccare un procuratore della repubblica, il dott Vaccaro, appellandolo come” non istituzionale “pur di far pervenire ai lettori che il proprio superiore non voleva effettivamente dire che a Foggia la mafia non esiste, è alquanto difficile da comprendere. Parlare addirittura dell’ingegnere Pippo Cavaliere, che ne suo proclamarsi contro ciò che era stato detto, lo ha fatto con una bellissima metafora con il giudice Borsellino, quali miglior parole per far capire che purtroppo la quarta mafia esiste e non è come ha dichiarato davanti ad un centinaio di studenti il direttore. Ma ciò che purtroppo raccapriccia è quanto scritto dal giornalista contro la professoressa Curtotti. “ Parla agli studenti come fossero bimbi”, forse il giornalista non sa che la professoressa oltre che essere ogni giorno all’università a spiegare nel migliore dei modi la sua materia, a spiegare nei tanti convegni che organizza cosa è la legalità e come affrontare la mafia, nelle scorse settimane in quelle aule di giurisprudenza ha fatto lezione a bambini di scuola elementare. Bambini!!! Ha cercato di spiegare loro cosa è la legalità e come affrontarla. Inoltre in un successivo articolo si attacca la professoressa di essere vicino alla procura, forze di polizia ma stranamente non si dice il perché. I lettori di youfoggia. Com devono essere portati a conoscenza che la prof. ssa Curtotti è a capo del dipartimento di Giurisprunza, che nell’Università è riuscita a portare corsi che non sono in tutte le università , quali scienze investigative, scienze giuridiche della sicurezza. Oltre ad aver firmato un accordo con il ministero degli Interni che darà lustro e riconoscerà all’università di Foggia, che è una delle uniche ad aver firmato un accordo del genere. Per questi motivi ed in particolare proprio per questi ultimi corsi e accordi, deve essere necessariamente in contatto non solo con la procura, ma anche con il ministero degli interni ed il ministero della difesa. Certo in una democrazia quale quella italiana è lecito difendere chi ha proclamato davanti a studenti, che sono abituati a ben altre lezioni che la mafia a Foggia non esiste, leggendo qui e lì si vede ben altro. La società foggiana (nota anche come quarta mafia) chiamata così anche da un altro illustre personaggio che rappresenta la Capitanata,il dott.Laronga che ne ha scritto un libro ,dove spiega che è un cartello criminale di stampo mafioso operante nella città di Foggia e in gran parte dell’omonima provincia, ma con cospicue infiltrazioni anche in altre regioni italiane; è considerata come una delle mafie italiane più brutali e sanguinarie. In considerazione dell’escalation criminale registrato negli ultimi anni, nella provincia di Foggia, il 15 febbraio 2020, è stata istituita un’altra Sezione Operativa della DIA alle dipendenze del Centro Operativo di Bari. Nel gennaio 2022 è stato annunciato che ci sarà una presenza di un presidio della Direzione distrettuale antimafia (DDA) che dipenderà sempre da Bari. Ma accusare alte istituzioni, quale il procuratore capo, o una professoressa che altro non ha fatto, che portare ad alti livelli la facoltà di Giurisprudenza di un piccolo ateneo, non lo si può capire.Usciamo la sera, conquistiamo le strade, viviamo la città è l’unico modo per rivedere la luce