Rifiuti, Bonito: “La mafia ci costa 7.6 milioni di euro”
L’antimafia ci abbassa la Tari”Arriva il decommissariamento degli impianti di SIA srl. Il Tribunale, invece, per il fallimento di SIA chiede cifre monstre: “Comprese le fatture da versare a un collaboratore dello studio Metta”.
“Adesso sappiamo quanto ci sono costate le infiltrazioni mafiose e quanto si guadagna in legalità:il prezzo pagato dalla comunità cerignolana sui rifiuti gestiti dall’Amministrazione sciolta per mafia è di 7.6 milioni di euro, importo nato in seguito allo scientifico fallimento di SIA srl; con questa Amministrazione, invece, gli impianti di SIA srl tornano nella disponibilità del Consorzio e quindipossiamo programmare una riduzione drastica della TARI dopo gli aumenti spropositati imposti dal duo Metta-Pezzano”. Il sindaco di Cerignola, Francesco Bonito, annuncia in conferenza stampa il decommissariamento degli impianti Forcone Cafiero da parte della Regione Puglia, che permetterà al Consorzio di programmare una nuova strategia dei rifiuti nel Basso Tavoliere e di intervenire, nel medio termine, su una massiccia riduzione della tassa sull’immondizia.
“Con provvedimento del 2 maggio scorso – spiega Bonito- il Tribunale di Foggia ha quantificato in 7.6 milioni di euro i debiti che il nostro Comune ha verso la decotta SIA srl: un importo che per quasi un milione di euro si sostanzia in fatture che lo stesso ente deve pagare all’avvocato Venditti,il quale si autodefinisce “collaboratore dello studio legale Metta”, e al quale negli anni della gestione degli amministratori sciolti per mafia sono stati affidati incarichi di importi monstre,oltretutto inutili, e che oggi gravano sui cittadini cerignolani”. “Non permetteremo che queste spese pazze operate da Metta ricadano sui cerignolani e-aggiunge il sindaco- faremo opposizione al provvedimento. Annoto, al contempo, la gestione folle di una società che, per quanto problematica, è stata fatta fallire in tempi record o quantomeno anomali e su cui spero che la Magistratura possa esercitare il suo controllo”.
“Adesso, per il fallimento di SIA srl voluto da Metta, il Comune di Cerignola deve pagare 7.6 milioni di euro. La nostra strategia difensiva va nella direzione della tutela dei legittimi interessi dei cittadini, su cui è ricaduta l’incapacità e la spregiudicatezza degli ex amministratori”, sottolineaBonito. “Inoltre, il presidente Michele Emiliano – rimarca il primo cittadino- mi ha informato decommissariamento degli impianti di SIA, che quindi ora, dopo 5 anni, tornano nella disponibilità di Cerignola e dei Reali Siti: con gli impianti “in casa” potremo pianificare nuove strategie per abbassare notevolmente la TARI che Metta e Pezzano, nella sola Cerignola, hanno innalzato del+19% e +36% in appena due anni”.
Nel frattempo avanzano spedite le procedure per giungere ad un gestore unico per la raccolta dell’immondizia nei Comuni di Cerignola e dei Reali Siti “ed entro un mese contiamo di pubblicare il bando”. “Il decommissariamentosignifica nei fatti poter ritornare ad una tassazione equa e significa soprattutto voltare pagina rispetto ai danni prodotti da chi, come ha recitato il Presidente della Repubblica, ha agevolato il proliferare degli interessi mafiosi nella mia Città”, conclude il sindaco di Cerignola Francesco Bonito