Foggia: Mainiero, controbatte in merito al parcheggio Zurretti ”Una vera e propria retromarcia, di fronte alla quale non si può non ascoltare l’assordante rumore “
Foto : La legge non va interpretata ma va applicata.
Ogni giorno un cittadino di Foggttia si sveglia e scopre una nuova puntata della “Saga del parcheggio Zuretti”.
Stavolta a scriverla è l’avvocato Michele Vaira, non è dato sapere se a titolo gratuito o avendo ricevuto un formale incarico da Ataf SpA. In questo secondo caso, trattandosi di una società in decozione finanziaria con un piano di ristrutturazione del debito che traballa in Tribunale, mi permetto di rivolgere un invito ad utilizzare in modo migliore le risorse pubbliche.
Sul piano prettamente urbanistico, ed il diritto ammininistrativo dovrebbe essere una scienza esatta, è opportuno evidenziare come un’area può essere vincolata a spazio pubblico pur rimanendo di proprietà privata (fermo restando che in questa circostanza la “proprietà privata” è di una società a totale capitale del Comune di Foggia).
E la sua destinazione pubblica è incompatibile con qualunque limitazione posta unilateralmente dal privato.
Nel caso in cui questa rimanga di proprietà privata, generalmente gli oneri di manutenzione sono a carico del soggetto privato, che deve garantire, appunto, la fruibilità pubblica dell’opera, provvedendo altresì alla relativa manutenzione e/o riqualificazione.
In buona sostanza, ciò che oggi sostiene Ataf SpA è esattamente il contrario di quanto sia l’azienda sia il gestore del parcheggio interrato hanno affermato finora.
Con buona pace di tutti, ci sono arrivati.
In parole povere hanno capitolato, ma per non ammetere la resa incondizionata chiamano l’avv. Vaira per spiegarci che avevamo ragione noi.
Ammettendo la destinazione pubblicistica dell’area, assieme agli obblighi relativi alla garanzia della fruibilità pubblica della stessa.
Precisamente ciò che ho detto sin dall’inizio e che la Commissione Straordinaria ha confermato.
Una vera e propria retromarcia, di fronte alla quale non si può non ascoltare l’assordante rumore di chi cerca di arrampicarsi con le unghie sugli specchi – adesso che il “caso” è esploso in tutta la sua gravità – per tentare di giustificare quanto accaduto, dopo che la Commissione Straordinaria si è pronunciata ufficialmente.
Rilevo inoltre come sia particolarmente singolare “scoprire” solo oggi la necessità di possedere i titoli abilitativi per poter recintare la piazza al fine di effettuare i (mai partiti) lavori di riqualificazione, quindi per adempiere ad un preciso ed inderogabile obbligo contrattuale in capo al soggetto assegnatario della gestione del parcheggio.
Insomma si faranno i lavori di rifunzionalizzazione della piazza a carico del privato che gestisce il parcheggio (pubblico) Zurretti.
Se la chiusura della piazza – disposta con una recinzione, senza alcuna cartellonistica e con l’annuncio di non meglio precisati “lavori in corso” – fosse avvenuta in assenza dei relativi permessi e titoli abilitativi, potremmo dunque essere addirittura in presenza di un’attività abusiva. Circostanza che sarebbe di una gravità inaudita, ma anche su questo oggi si parla di messa in sicurezza.
Ora veniamo alla fantasiosa idea che a lavori di riqualificazione conclusi la fruibilità pubblica della piazza possa essere assicurata “ad ore”, come accade per la Villa Comunale.
Anche su questo si dovranno ricredere e lo spieghiamo.
Pur volendomi impegnare non vedo per quale ragione il Comune dovrebbe accettare un uso promiscuo di uno standard pubblico.
Un’opzione troppo rilevante come modalità d’uso del bene per non essere stata prevista nel bando di assegnazione della gestione del parcheggio interrato, dal quale è infatti assente. E che in ogni caso non sarebbe affatto automatica, ma eventualmente immaginabile soltanto attraverso uno specifico atto deliberativo dell’Amministrazione comunale, o un’Ordinanza Sindacale.
Ergo oggi attraverso un atto amministrativo della Commissione straordinaria con i poteri del Consiglio Comunale, o del Commissario.
Se la Piazza si chiude dopo un certo orario non lo possono decidere certamente gli assistiti dell’avvocato Michele Vaira, nè ATAF SPA.
Insomma, sulla questione della piazza sovrastante il parcheggio “Zuretti” Ataf SpA aveva torto, e per comprenderlo ha avuto bisogno di farlo dire ad un avvocato.
In questi mesi ai Foggiani sono state raccontate frottole, a cui adesso si cerca di riparare con una toppa che è quasi peggio del buco.
Alla luce di tutto questo e del fatto che le mie richieste di accesso agli atti avanzate all’azienda sono state sistematicamente (ed illegittimamente) respinte, credo sia doveroso da parte del Comune fare in modo che la Città conosca finalmente quali sono i lavori di riqualificazione che dovranno essere realizzati sulla piazza, il loro cronoprogramma e i titoli edilizi eventualmente richiesti. Interventi in assenza dei quali si configurerebbe da parte della ditta un inadempimento contrattuale in piena regola.
Su questa lunga storia, strana ed opaca, va scritta la parola fine nel solo ed esclusivo interesse della Città. Una volta per tutte.
Sono fiducioso che la Commissione Straordinaria saprà farlo, monitorando scrupolosamente ed efficacemente l’evolversi della vicenda, così come ha dichiarato nei giorni scorsi.