Poveri enti locali: sono i più “danneggiati” dagli amministratori e dirigenti dei vari settori.
La Corte dei Conti pugliese ha descritto una situazione drastica
e deludente dell’attuale situazione in merito alla gestione degli Enti Locali della Puglia. I punti rilevati sono stati l’ assenteismodel personale , gare d’appalto manipolate create a discrezione sia dei dirigenti che della politica,e tangenti .Questi metodi danneggiano l’amministrazione pubblica. Molti amministratorefanno false dichiarazioni di onesta e trasparenza quando sono i primi assieme ai dirigenti ad effettuare delle manipolazioni che rendono l’appalto non più un servizio per la città ma uno spreco di soldi pubblici. Basta vedere alcune amministrazioni come hanno speso i soldi per la costruzione delle piste ciclabili.Dopo circa due mesi non esistono più.
Pertanto sono gli enti locali quelli più danneggiati nel 2022 da comportamenti di sindaci e amministratori: due milioni 102 mila euro gli importi accertati dalla sezione giurisdizionale pugliese della Corte di conti. Il dato è emerso durante la relazione del presidente Francesco Paolo Romanelli, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2023. Gli fa da eco il procuratore regionale, Carlo Alberto Manfredi Selvaggi, che rileva come numerose sono state, nel corso del 2022, le contestazioni rilevate.Sono 18.964 i procedimenti istruttori pendenti, mentre sono 4.810 i nuovi procedimenti e 1.854 i decreti e le richieste istruttorie disposti. In totale sono state effettuate 9.674 archiviazioni, formulati 82 inviti a dedurre per un totale di 187 presunti responsabili.
E dopo molto tempo, sono tornati i sequestri conservativi, ante causam: due quelli richiesti e ottenuti per complessivi 3.277.729,81 euro. Sono state depositate 72 citazioni in giudizi di responsabilità (di cui quattro riassunzioni), per un importo complessivo del danno erariale di 13.031.795,68 euro. Sono aumentati di circa il 50 per cento gli inviti a dedurre e gli atti di citazione depositati con un complessivo danno erariale pressoché triplicato rispetto all’anno precedente.
Una buona notizia: è cresciuto l’importo delle somme recuperate a seguito delle sentenze di condanna con un incremento del 40 per cento circa e della spontanea riparazione raddoppiata rispetto all’anno precedente. Lo scorso anno sono stati definiti complessivamente 733 giudizi, con un tasso di smaltimento (rispetto a quelli pendenti a inizio anno e alle sopravvenienze) pari al 63 per cento circa, rispetto al 59 del 2021 quando i giudizi definiti erano stati ben maggiori (1.100).
Le sentenze di condanna sono state 34 (42 nel 2021), per un danno complessivo accertato pari a poco più di 3 milioni di euro. A giudizio sono finiti per lo più amministratori e dipendenti degli Enti locali – soprattutto dei Comuni (84) e dipendenti statali (76). Più basso invece il numero di dipendenti delle Asl (medici, personale dirigenziale e amministrativo) e di altri enti pubblici a giudizio. Un elevato numero di procedimenti ha riguardato privati percettori di contributi, come quelli stanziati dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, o finanziamenti concessi nell’ambito di progetti operativi nazionali e regionali (Pon e Por) e da Fondi strutturali comunitari.
Nel corso del 2022 sono state decine gli illeciti contestati nell’utilizzo dei finanziamenti pubblici, in particolare di quelli provenienti dall’Unione europea, mentre resta altissima l’attenzione, ha chiarito il procuratore Selvaggi, «sulle ingentissime risorse finanziarie relative alla fase esecutiva del programma Next generation Eu e del conseguente Piano nazionale di ripresa e resilienza». Tra gli altri, grazie a una segnalazione della Guardia di finanza, i magistrati hanno perseguito una ditta per aver intascato oltre 119mila euro di contributi pubblici erogati dalla Regione Puglia per la realizzazione di una struttura per ospitalità agrituristica ad Acquaviva delle Fonti, nascondendo la cessazione dell’attività molto tempo prima