ROMA: L’INTERDITTIVA AL GOVERNO SULLE CONCESSIONI BALNEARI: LE PREOCCUPAZIONI(FORSE) INFONDATE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Con un certo stupore YouFoggia.com apprende dal comunicato stampa del Presidente della Repubblica che la proroga di un anno fino al 31 dicembre 2024 della durata delle concessioni demaniali marittime di lungo corso, fortemente voluta dal Governo e inserita in sede di conversione del decreto milleproroghe, costituisce un serio ostacolo alla riscossione dei fondi del PNRR, perché minerebbe il rapporto dell’Italia con l’Unione europea.
L’Interdittiva presidenziale, con il monito al Governo e al Parlamento di intervenire immediatamente per cambiare le regole già approvate, merita la massima attenzione da parte dell’opinione pubblica, per le implicazioni che tale inusuale iniziativa potrebbe avere sui rapporti tra Italia e Unione Europea, anche alla luce dei recenti scandali di corruzione a Bruxelles legati alla vicenda del Qatargate 1.
Vanno sicuramente evitati gli errori del recente passato, legati alla gestione dell’emergenza pandemica e degli erronei consigli arrivati al Presidente Mattarella.
Ricordiamo ai lettori di Youfoggia.com. che il 1 febbraio 2020 il nostro PdR fece pubblicare su Repubblica una lettera aperta indirizzata al Presidente della Repubblica cinese, perché l’Italia, da sola e poi seguita dagli Stati Uniti a guida Trump, aveva bloccato i voli internazionali da e per la Cina, prima ancora che l’OMS a guida del filocinese eritreo Tedros Adhanom Ghebreyesus dichiarasse il 29 gennaio 2020 lo stato di emergenza internazionale per il COVID, consigliando però, incredibilmente e a differenza di quanto avvenuto con la Sars nel 2013, di non bloccare i collegamenti aerei con la Cina.
Mattarella quindi aveva sconfessato il decreto Speranza, nonostante il 31 gennaio 2020 il consiglio dei ministri, per difendere il Ministro della salute, avesse dichiarato lo stato di emergenza nazionale per sei mesi con accentramento delle funzioni amministrative di gestione della pandemia alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Sappiamo come è andata a finire con la sottovalutazione del Covid che le scuse del Presidente hanno involontariamente provocato, con il contributo fondamentale dell’Europa a guida Germania e Francia, che non hanno mai vietato i voli con la Cina fino a quando la pandemia è esplosa con decine di migliaia di morti.
Sui balneari pare che la vicenda del Covid si ripeta, i consiglieri del Presidente non sarebbero molto aggiornati.
Non sarebbero aggiornati sul fatto che le sentenze dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato che hanno imposto la cessazione della durata delle concessioni al 31 dicembre 2023, orinando abbondantemente fuori del vaso costituzionale che vieta alla giurisdizione l’invasione del campo riservato al legislatore, sono state impugnate per eccesso di potere giurisdizionale davanti alle Sezioni unite della Cassazione, che con una recente sentenza ha ribadito il divieto del Consiglio di Stato di creare norme di legge invadendo il ruolo del legislatore.
Quindi ai suoi consulenti, Presidente, potrebbero essere sfuggite alcune informazioni preziose, e indirettamente il suo monito sembra diretto anche nei confronti della Cassazione, di non seguire il suo costante orientamento e non annullare le sentenze della plenaria palesemente contra legem.
Anche sull’applicazione del diritto dell’Unione ai balneari i suoi consiglieri, Presidente, non sembrano molto informati.
Per informarsi potrebbero leggere la risposta del Governo italiano a guida (ancora) Conte del 4 febbraio 2021 a firma del prof. Condinanzi, massimo esperto di diritto dell’Unione in Italia, alla lettera di messa in mora del dicembre 2020 della Commissione europea. Se la faccia avere, Presidente, troverà molti spunti per rivedere il suo monito fino a cancellare tutta la parte dedicata all’interdittiva al Governo contro i concessionari demaniali marittimi.
E sulle sentenze della Corte di giustizia da applicare, Presidente, rammentiamo che ne esiste una sola, c.d. Promoimpresa del 2016, che afferma tutto e il suo contrario e soprattutto afferma che le concessioni demaniali marittime non entrano nel campo di applicazione della direttiva Bolkestein del 2006 e neanche in quella specifica sull’aggiudicazione delle concessioni del 2013.
Lo scrive la Corte di giustizia, non Youfoggia.com, e lo conferma il governo italiano a febbraio 2021.
Ma lo ha confermato anche la Commissione europea nelle sue osservazioni scolpite in altra sentenza della Corte di giustizia del 18 settembre 2019 nella causa C-526/17 Commissione contro Repubblica italiana.
Quindi le concessioni demaniali marittime non c’entrano con la Bolkestein e non vanno messe a gara perché c’è lo impone l’Europa.
Lo disse la Commissione europea nel 2012 quando elogio’ la Spagna per aver portato con legge la durata delle concessioni balneari da 30 a 75 anni, come per il Portogallo.
Certo, se ora, nell’era del Qatargate 1, la Commissione europea ha cambiato idea e ha avviato la procedura di infrazione sui balneari nei confronti della Spagna e del Portogallo, è probabile, Presidente, che si tratti di un nuovo Qatargate 2.
Cozzolino, l’europarlamentare del PD arrestato per il Qatargate 1, era uno strenuo sostenitore delle ragioni dei balneari prima di diventare, improvvisamente, un fiero oppositore e sostenere la necessità delle gare. E con lui Panzani, sodale di Cozzolino ed ex europarlamentare Pd, ora gola profonda dello scandalo arabico-marocchino del Qatargate 1. Tutti amici dei balneari fino a contrordine dei soliti noti.
Del resto il Portogallo, preso come modello dalla Spagna e dalla Commissione europea del 2012 per la lunga durata fino a 75 delle concessioni ai balneari, recentemente ha ricevuto il parere motivato della Commissione a guida Von der Leyen, perché non ha neanche risposto alla lettera di messa in mora della Commissione della Presidente tedesca sotto inchiesta dal Parlamento europeo per essersi rifiutata di rendere pubblici i propri contatti diretti con la Pfizer per l’acquisto del vaccino anti Covid a prezzi abnormi.
Quindi, per il Portogallo la procedura di infrazione della Commissione non ha nessun valore e non teme il blocco dei finanziamenti del PNRR nazionale per questo comportamento in difesa di interessi che sono esclusivamente nazionali, come per l’Italia e la Spagna e per tutti gli Stati con una forte estensione del territorio costiero.
Un’ultima notazione, Presidente, i suoi consiglieri paiono molto ben informati, come risulta dal suo monito, sull’esito del giudizio pendente davanti alla Corte di giustizia, sulla questione sollevata dal Tar Lecce contro le sentenze dell’Adunanza del Consiglio di Stato, che, ribadiamo, sono state impugnate anche davanti alle Sezioni unite della Cassazione.
Noi sappiamo che le decisioni della Corte di giustizia sono segretissime e vengono rese accessibili a tutti soltanto con la lettura del dispositivo in pubblica udienza, con contestuale deposito della motivazione.
Se i suoi consiglieri sanno qualcosa che nessuno può sapere prima dell’udienza pubblica, che non è stata ancora fissata, ci dica quale è la fonte e come mai è così sicura del fatto che la corte Ue, questa volta, sconfesserà il precedente del 2016 e sosterrà che ci vogliono le gare immediate per i balneari e le proroghe del legislatore sono illegittime.
Certamente nella sentenza del 2016 Promoimpresa della Corte di giustizia il governo italiano, inusualmente, aveva come agente l’attuale giudice italiano in Corte di giustizia, nominato dal governo Gentiloni nell’ottobre 2018.
Quindi, Presidente, attendiamo fiduciosi gli eventi e consideriamo il suo monito un eccellente occasione di dibattito sulla questione dei rapporti tra Italia e Unione Europea, per evitare altri episodi di corruzione a Bruxelles o a Strasburgo o a Lussemburgo che possano causare danni ingiusti alle piccole imprese italiane del settore.
Noi siamo fiduciosi, invece, che la nuova sentenza della Corte di giustizia, quando sarà visibile a tutti come nelle regole, confermerà quanto scritto nella precedente decisione del 2016, cioè che le concessioni demaniali marittime sono un affare di esclusiva competenza dello Stato proprietario delle coste.
Lo Stato può affidare le concessioni balneari gratuitamente alla Legaambiente di Bonelli e può far pagare agli altri concessionari non privilegiati il giusto canone per una durata significativa, magari di 75 anni come per Spagna e Portogallo, senza ingerenze di cattive interpretazioni frutto di interessi lobbistici internazionali per il tradimento di uomini delle Istituzioni nazionali spinto dal solito motore che spinge le cose del mondo: il vil danaro.
Presidente, mala tempora currunt ma forse l’interdittiva andava indirizzata ad altri.