ROMA:FORZA ITALIA PRESENTA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SUI GRAVI FATTI ACCADUTI AL DON UVA DI FOGGIA

Youfoggia.com ha interpellato i deputati Dalla Chiesa, Caroppo, D’Attis, De Palma, Gatta i quali hanno dichiarato di aver presentato interpellanza parlamentare al Ministro della Sanità sui gravi fatti accaduti a Foggia dove sono coinvolti figli di appartenenti alle forze dell’ordine genitori di segretari di partito della maggioranza al governo infermieri e medici ma sopratutto operatori sanitari che si dovrebbero occupare di pazienti particolari che hanno bisogno di una cura particolare e giornaliera.

“Venerdì 3 febbraio 2023, nella seduta n. 49
  I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, per sapere – premesso che:

nella Rsr Don Uva di Foggia si sono consumati, su 25 pazienti affetti da gravissime forme di incapacità psichica e particolarmente vulnerabili, ospiti della struttura, abusi sistematici che nella ordinanza firmata dal giudice per le indagini preliminari sono state definite agghiaccianti, dense di degradazione e accompagnate da un disprezzo per la dignità dei pazienti ricoverati;

tra arresti e misure cautelari sono coinvolte 30 persone tra infermieri, operatori socio-sanitari, educatori professionali e ausiliari e tra le violenze contestate si annoverano sequestro di persona, maltrattamenti, violenze sessuali;

la vicenda si inserisce in un panorama che presenta numerose ombre dal punto di vista dei rapporti tra la proprietà della struttura e la Regione. Il Don Uva, in seguito ad una crisi finanziaria, tra il 2012 e il 2013 viene affidato all’amministrazione straordinaria del Ministero dello sviluppo economico. In qualità di commissario fu nominato l’avvocato Bartolomeo Cozzoli, componente della segreteria Pd ed ex consulente della congregazione Ancelle della Divina provvidenza, allora proprietaria della struttura;

nel 2017, con la supervisione del Ministero dello sviluppo economico, fu firmato l’accordo tra la Congregazione e una società costituita ad hoc – la Universo Salute – che ne sarebbe diventata l’attuale proprietaria;

la Universo Salute acquistò in quel periodo anche gli altri due ex ospedali psichiatrici di Bisceglie e di Potenza, per una cifra complessiva di 5 milioni di euro senza debiti neanche derivanti dai rapporti di lavoro trasferiti senza soluzione di continuità dall’amministrazione straordinaria della Congregazione, che si accollò l’intero trattamento di fine rapporto e gli altri emolumenti non corrisposti fino al 30 settembre 2017, cioè con una spesa molto più contenuta rispetto alla valutazione per centinaia di milioni di euro del patrimonio immobiliare della Congregazione indicata precedentemente dai periti del Tribunale di Trani, chiudendo gli ultimi tre mesi di attività del 2017 in attivo per aver ammortizzato integralmente il costo dell’operazione di trasferimento dei tre complessi aziendali;

anche la questione dell’accreditamento della struttura e il passaggio dall’inquadramento come casa di cura per mancanza di standard ospedalieri a ospedale di fascia A, presenterebbe aspetti di dubbia trasparenza così come la revisione delle tariffe da parte della regione Puglia, effettuata pochi giorni prima delle elezioni regionali del 2020;

gli episodi di violenza nelle strutture sanitarie che accolgono anziani e disabili richiedono un approfondimento di riflessione in merito a molteplici questioni che riguardano da una parte i criteri di accreditamento delle strutture e dall’altra le problematiche connesse con la carenza di personale che porta a fenomeni di burn out e di stress da lavoro al punto di mettere in forse la possibilità che siano garantiti i livelli essenziali di assistenza;

la normativa che ha previsto l’installazione di sistemi di videosorveglianza nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità, a carattere residenziale, semiresidenziale o diurno, si è proposta di introdurre una forma di tutela e di garanzia a favore di soggetti fragili e indifesi e di permettere sia ai familiari dei pazienti che agli stessi operatori, di poter agire in una situazione di trasparenza –:

quali iniziative urgenti, per quanto di competenza, intenda adottare il Ministro interpellato al fine di far luce sui fatti descritti in premessa e di garantire il rispetto dei livelli essenziali di assistenza nell’erogazione delle prestazioni residenziali e semiresidenziali per gli ospiti delle strutture socio-assistenziali per anziani non autosufficienti affinché non sia mai persa di vista la centralità della persona e il giusto rispetto nei confronti delle persone anziane;

se non ritenga di dover assumere iniziative normative volte a incrementare le risorse destinate all’installazione di sistemi di videosorveglianza nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità, al fine di potenziare i sistemi di tutela, di garantire il diritto alla trasparenza e la tranquillità delle famiglie dei pazienti ricoverati.

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