FOGGIA: LA REGIONE PUGLIA CHIEDE ALLA PROCURA SE CI SONO INADEMPIENZE DA FAR DECADERE L’AUTORIZZAZIONE AD UNIVERSO SALUTE .

Cosa sta succedendo nella sanità foggiana.

Una struttura come il Don Uva di proprietà di Universo Salute srl, famiglia Telesforo ,sta avendo problemi seri , problemi che stanno mettendo a rischio tutto ciò che fino ad oggi è stato costruito negli anni . La Procura di Foggia ha effettuato 15 arresti con detenzione in carcere con un totale di 30 avvisi di garanzia per una serie di reati ,dal maltrattamenti percosse e violenza sessuale. Questa notizia ha fatto interessare giornali locali, nazionali, televisioni italiane e di tutto il mondo, svolgendo parecchie trasmissioni sul caso che hanno evidenziato tante cose che gli investigatori non avevano notato. Questa operazione di polizia giudiziaria ha messo a rischio la struttura perché nessuno ha comunicato ufficialmente alla Regione che il 24 gennaio 2023 i Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia hanno arrestato 15 dipendenti del Don Uva di proprietà di Universo Salute srl, imponendo il divieto di ingresso ad altri 15 dipendenti accusati di violenze sui pazienti psichiatrici. Questo ha creato imbarazzo negli uffici del Dipartimento alla Sanità della Regione Puglia.

Questo ha fatto scaturire che Il dipartimento Salute della Regione Puglia, ha inviato alle Asl di Foggia e Bat , perché Bisceglie è la città in cui c’è l’altra sede dell’ex ortofrenico, una missiva, dove il contenuto è stato molto duro, usando toni perentori , spiegando ciò che era successo è le disposizioni da attuare. L’assessore Palese consultandosi con il Presidente Emiliano e il Direttore Mantovani ha deciso di inviare la medesima alla Procura della Repubblica di Foggia, indirizzata al Procuratore Ludovico Vaccaro , per chiedere se ci sono elementi sull’ eventuale responsabilità anche della proprietà titolare dell’autorizzazione” .

Richiesta molto esplicita ma molto delicata .

Cosa significava questa richiesta !

Il significato appare chiaro ,verificare tramite le indagini del Nucleo investigativo del Comando Gruppo dei Carabinieri di Foggia, se si fosse trattato solo di un determinato periodo, cioè un caso isolato, concentrato in quei giorni, o se questi comportamenti duravano da molto tempo e se ci fosse una persistenza è una complicità del personale tutto, compresa la dirigenza e proprietà.

Perché questa richiesta ?

Se le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Foggia ,dovessero far emergere responsabilità sia operative, che organizzativa della struttura del tipo, la presenza di meno personale rispetto a quanto previsto dai regolamenti,con la complicità della dirigenza che va dal responsabile della sicurezza d.l.81 ,al direttore sanitario, al responsabile del dipartimento con i medici in servizio e proprietà farebbe scattare cosa?

Ci sarebbe la revoca immediata dell’autorizzazione con la chiusura della struttura.

Le indagini dovranno verificare anche i rapporti con i sindacati per non aver denunciato tale disservizio. Le indagini hanno evidenziato una carenza nel servizio di assistenza in quei pazienti che hanno bisogno di più attenzione.

Queste evidenze che gli inquirenti, tramite video camere e microspie ambientali hanno raccolto, sono da addebitare solo agli operatori o ai dirigenti compreso la proprietà ?

Di certo queste problematiche evidenziano una scarsa vigilanza, sia istituzionale che societaria.

Individuare le responsabilità arriverebbe “ alla revoca dell’autorizzazione immediata , oltre a pregiudicare tutte le altre autorizzazioni in itinere perché ci sono alcune autorizzazioni inerenti l’esercizio di alcuni altri servizi ,che influiscono su tutta la struttura Universo Salute srl, con conseguente chiusura della struttura” o il commissariamento .

La Procura risponderà ?

La Procura della Repubblica di Foggja non potrà rispondere fino al completamento delle indagini e del dibattimento.Comunicare alla Regione di eventuali inadempienze porterebbe alla divulgazione di informazioni coperte dal segreto d’ufficio.

Spieghiamo meglio :

Un reato commesso da una o più persone in fase di indagine dell’autorità giudiziaria è coperto dal segreto non può essere comunicato o pubblicato fino alle scadenze imposte dalla legge, oltre al fatto che va fatto, che atti coperti da segreto non possono essere comunicati a terzi, che non indagano, e non possono essere pubblicati, perché è segreto che opera all’interno del procedimento, il divieto di pubblicazione tramite la stampa ed altri mezzi di comunicazione sociale o persone non attinenti la polizia giudiziaria o procure interessate.

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