SCOPERTI 22 LAVORATORI IN NERO NELL’ULTIMO MESE CONSTATATE ANCHE VIOLAZIONI NEI CONFRONTI DI STUDI LEGALI E NOTARILI

Sono 22 i lavoratori irregolari individuati dai Finanzieri del Comando Provinciale di Foggia nel corso dei controlli effettuati nell’ultimo mese.

I dipendenti in questione sono stati individuati all’esito dell’intensificazione delle attività   di   controllo   economico   del   territorio   disposte   in   tutta   la   provincia   nel periodo delle festività sia presso negozi al dettaglio, quali panifici, macellerie ed attività   di   somministrazione   alimenti   e   bevande,   che   presso   attività   ricettive   e industriali nei comuni di Manfredonia, San Severo, Cerignola, Monte Sant’Angelo,Vieste, Torremaggiore ed Apricena.

All’esito dei controlli  sono emersi 22 lavoratori  totalmente “in nero”, alcuni dei quali sono risultati essere percettori di reddito di cittadinanza.

I controlli hanno riguardato anche le attività professionali della provincia nei cui confronti, dopo una mirata attività di analisi condotta sulla base delle risultanze in atti   e   della   consultazione   delle   banche   dati,   sono   stati   svolti   approfonditi accertamenti finalizzati alla verifica del volume d’affari conseguito. 

In particolare, nel caso di uno studio legale di San Severo sono stati ricostruiti ricavi non dichiarati al Fisco per 160 mila euro e constatate violazioni all’IVA per 75   mila   euro;   per   un   avvocato   di   Vieste,   invece,   la   maggiore   base   imponibile constatata è risultata essere di 85.000 euro, mentre nel caso di un professionistadi   Cerignola   i   ricavi   occultati   all’Erario   e   le   violazioni   in   materia   di   IVA   sono risultate essere di oltre 350.000 euro.

Constatate   violazioni   anche   nei   confronti   di   due   commercialisti   di   Foggia   e Cerignola, con maggiore base imponibile complessivamente rilevata per oltre 200mila euro.Per   quanto   riguarda   uno   studio   notarile   di   Foggia   sono   stati   riscontrati   atti   di rogito,   mutuo,   donazione   e   permuta   fatturati   in   misura   inferiore,   con   la ricostruzione di maggiori ricavi per 240 mila euro.

L’evasione fiscale costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più deboli. Da qui l’importanza dell’azione “chirurgica” svolta dalla Guardia di Finanza contro gli evasori totali e i frodatori.

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