Puglia: Calenda di Azione, “accontentiamo Emiliano, noi all’opposizione”
Ieri il governatore li aveva ‘estromessi’
“Il presidente Emiliano, aiutato dal rumore dei suoi giannizzeri, non ci vuole in maggioranza.
“Ha ragione, perché noi gli ricordiamo, con petulanza, che è stato lui ad abbandonare il programma elettorale che lo rese maggioranza”.
E questo abbandono è purtroppo avvenuto sui dolori delle persone e non sulle sue solite manfrine di potere, giocando a soldatini con i vari gruppi politici e approfittando del buon appetito su posti e strapuntini. E noi allora lo accontenteremo, staremo all’opposizione del suo far poco e niente”. Lo annunciano il commissario regionale di Azione Fabiano Amati e i consiglieri regionali Sergio Clemente e Ruggiero Mennea che da ieri formano in Consiglio regionale il nuovo gruppo di Azione. L’annuncio ieri ha provocato la reazione stizzita di tutte le forze di centrosinistra in Regione e il governatore Emiliano ha annunciato che i tre consiglieri, due ex Pd e un rappresentante civico, sono estromessi dalla maggioranza.
“Governare – aggiungono i consiglieri di Azione – è un luogo ben diverso da quello in cui ci si occupa di posizionamento politicista, organizzando o sventando complotti. E noi vogliamo presidiare quel luogo, fatto di concretezza e realtà, e in quel luogo aspettiamo tutti i colleghi che sia pur in silenzio sono costretti a sopportare il trionfo di questioni senza senso e soprattutto senza futuro. In questi anni gli unici sussulti di maggioranza e di governo sono venuti dalle nostre iniziative legislative e amministrative, facendoci diventare eccellenza italiana. Screening infantili per diagnosi precoce di malattie gravissime per salvare la vita ai bambini; sequenziamentodell’esoma per diagnosticare l’85% delle malattie rare dall’1% del Dna; test genetici gratuiti per carcinoma mammario e tumore al colon-retto; obbligo vaccinale; compensazioni per gasdotto finalizzate al risparmio in bolletta”. “Staremo dunque all’opposizione di chi non vuole rispettare il programma elettorale e il mandato ricevuto dai cittadini”, concludono.(ANSA