Roma:I Carabinieri e l’Italia perde l’uomo che non aveva paura, con l’idee più fantasiose ma operative ha creato una struttura operativa contro le Mafie
Youfoggia.com vuole ricordare una persona con il quale aveva una profonda amicizia è una profonda stima oltre una fiducia immensa reciproca.É venuto a mancare un uomo un professionista una persona che dal nulla creo un gruppo di lavoro che si occupavano di reati economici denominato “Intellingence economico .“ È venuto a mancare il generale dei carabinieri Stefano Orlando,che fu vicecomandante generale dell’Arma. Orlando, 75 anni, era nato a Caronia, in provincia di Messina, e nel corso della sua carriera aveva ricoperto vari ruoli e comandi. La svolta ci fu quando andò a lavorare chiamato al Quirinale, in cui era Capo dello Stato era Francesco Cossiga, con il quale andava a cena nei vari ristoranti senza essere riconosciuti, con il quale faceva grandi e lunghe cene con scambi di opinioni che chi ascoltava sembrava sentisse suonare un violino con bassi, interruzioni,e piccoli acuti.
Fantasioso , senza timori. L’opposto del militare burocrate adagiato immobile nella sua comfort zone: Stefano Orlando, generale di corpo d’armata dell’Arma dei carabinieri, già vicedirettore del Sisde e poi vicecomandante generale, è mancato ieri a 74 anni. Lascia una traccia indelebile nella storia delle forze di polizia e dell’intelligence. Era il presidente dell’Onaomac (opera nazionale assistenza orfani militari arma carabinieri). Dal sostegno agli studi per i più giovani, al culto dell’intelligence, pioniere di quella economica in Italia, una carriera unica. Tutta da raccontare.
1999: comincia la stagione dell’intelligence economica
dopo gli incarichi territoriali e al Comando generale approda al Quirinale dove si lega per sempre a Francesco Cossiga. Ma servirà anche il suo successore Oscar Luigi Scalfaro. È stimato e apprezzato da Vincenzo Parisi, leggendario capo del Sisde e della Polizia. Carabiniere fino al midollo, fiero della sua libertà, stringe amicizie e rapporti solidi con le altre forze dell’ordine, la Difesa e soprattutto l’intelligence, grande passione di Cossiga e sua. Nel 1999 diventa caporeparto Analisi al servizio segreto interno, rimarrà fino al 2007. Lì inaugura un nucleo di intelligence economica. Precursore di un’azione oggi su larga scala, fiore all’occhiello dell’Aisi.
Un carabiniere al commando di cinque finanzieri
Fu Franco Frattini, allora presidente del Copaco oggi Copasir, a sollecitare un’attività informativa sulle minacce economiche alla sicurezza nazionale. Orlando, d’intesa con l’allora direttore del Sisde Vittorio Stelo, selezionò cinque tra ufficiali e sottufficiali, tutti della Guardia di Finanza. Si partì a spron battuto: c’erano ancora le turbolenze del prezzo del petrolio, la concorrenza spietata dei servizi francesi, insidie di ogni genere. Orlando stringe rapporti con Franco Bernabè, allora ad di Eni, e Paolo Savona. Riunisce per la prima volta i security manager delle grandi aziende per conoscere i rischi delle imprese. L’economia, come materia di sicurezza nazionale, non è più appannaggio esclusivo della Finanza.Youfoggia.com per chiudere usa una frase che un suo amico, collaboratore usava per salutarlo ,era una persona altruista e dal momento in cui prendeva a simpatia una persona la curava come un fiore, senza mai farle mancare l’acqua necessaria.”Buon viaggio Stefano amico è superiore sincero”.