LECCE: LA PROCURA VA GIÙ PESANTE SU RUGGERI EX SENATORE E EX ASSESSORE REGIONALE PUGLIESE
Le indagini della Guardia di Finanza di Otranto(LE) sui presunti favori e le pressioni esercitate dall’ex senatore ed ex assessore regionale pugliese Salvatore Ruggeri, finito agli arresti domiciliari nell’ambito di una inchiesta della Procura di Lecce su presunte tangenti e favori in cambio di posti di lavoro e favori…..particolari ,sarebbe stato “capace di piegare ai suoi voleri …..l’azione amministrativa, come nel caso del Comune di Otranto, nel cui ambito si muove sfacciatamente con la massima disinvoltura come fosse, l’amministrazione tutta, in presenza di sua servitù, addirittura dettando ogni genere di direttiva come fossero tutti alle sue dirette dipendente”. Questo lo scrive la gip di Lecce Simona Panzera nelle 338 pagine di ordinanza cautelare notificata a Ruggeri e altre dieci persone inquisite.
“Le indagini, svolte dalla Guardia di Finanza di Otranto(LE) specializzato per reati economici della pubblica amministrazione ,hanno svelato un astuto metodo, quanto spregiudicato sistema criminale che grazie alla scaltra regia di Ruggeri e degli inquirenti hanno riscontrato un’ asserviva scellerata gestione che riuscivano ad utilizzare sulla pubblica funzione ad interessi lucrativi privatistici, permetteva a imprenditori ‘privilegiati’ di vedere indebitamente amplificati i propri guadagni, ovvero di ottenere un collocamento lavorativo per i figli o ancora, nell’ottica di un personale tornaconto elettorale, permetteva a suoi futuri fiduciari l’indebito superamento di concorsi mediante falsificazione dei risultati”.Quanto dichiara la Procura di Lecce.
Inoltre ,il G.I.P. Simona Panzeri , evidenzia “il potere pervasivo di cui fruisce Ruggeri, capace di infiltrarsi nei gangli di qualsiasi articolazione della pubblica amministrazione” e definisce “allarmante la capacità di Ruggeri di orientare efficacemente secondo i propri interessi, ovvero dei suoi ‘protetti’, persino l’azione dell’ente Regione Puglia, (si stanno accertando con la verifica delle carte su alcune decisioni prese dall’amministrazione regionale su alcuni settori strategici protezione civile e sanità privata),come nel caso della convenzione con il Panico di Tricase”. La giudice parla, poi, di “personalità delinquenziale” dell’ex senatore, “manifestata dalla naturale inclinazione alla più sfrontata inosservanza delle leggi”, in “assenza di qualsivoglia rigurgito di moralità oltre che di legalità”. Una descrizione che non sarà facile controbattere da parte dei suoi legali.
Dalla sua ha, l’eta, che lo agevola nel non essere arrestato e condotto nelle patrie galere italiane.Ne vedremo delle belle come si evolverà sia il confronto e come risponderà la difesa .