SAN SEVERO(FG)𝐂𝐇𝐄 𝐅𝐈𝐍𝐄 𝐇𝐀 𝐅𝐀𝐓𝐓𝐎 𝐈𝐋 𝐏𝐑𝐎𝐆𝐄𝐓𝐓𝐎 𝐒𝐔𝐋𝐋𝐀 𝐂𝐈𝐂𝐋𝐎𝐕𝐈𝐀 𝐓𝐑𝐀𝐍𝐒𝐆𝐀𝐑𝐆𝐀𝐍𝐈𝐂𝐀? MIGLIO SE CI SEI BATTI UN COLPO

Se è vero che il paesaggio “𝒏𝒐𝒏 𝒕𝒐𝒍𝒍𝒆𝒓𝒂 𝒑𝒊ù 𝒊𝒑𝒐𝒕𝒆𝒔𝒊 𝒎𝒂 𝒔𝒐𝒍𝒐 𝒍’𝒆𝒗𝒊𝒅𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒅𝒆𝒊 𝒎𝒊𝒓𝒂𝒄𝒐𝒍𝒊”, così come riportato in una pubblicazione sul #MosaicodiSanSevero, c’è da domandarsi perché certi progetti dalla forte carica evocativa, di notevole valore per lo sviluppo del territorio, restino solo e soltanto delle ipotesi nascoste tra le tante cartacce amministrative dei nostri uffici comunali.

E’ il caso della cosiddetta CICLOVIA TRANSGARGANICA, un progetto riguardante la riqualificazione in ciclovia del tracciato ferroviario dismesso in concessione alle Ferrovie del Gargano, nel tratto San Severo Stazione FS – Apricena Superiore.

Il tracciato è acquisito al demanio ferroviario regionale e attraversa uno dei paesaggi più suggestivi dell’Alto Tavoliere: l’area di accesso al promontorio del Gargano da San Severo – Apricena verso San Marco in Lamis.

L’area ha una valenza sia paesaggistica che storica: oltre ad essere connotata dalla presenza di colture orticole, vitivinicole e cerealicole tipiche del tavoliere delle Puglie assume una valenza storica in quanto percorre parte della scomparsa Via Francigena.

Le Amministrazioni comunali di San Severo e Apricena hanno fatto proprio, con delibera di Giunta, l’accurato studio dell’avvocato RAFFAELE ZUFFRANO, senza però dar seguito concreto alle azioni che potrebbero portare alla realizzazione di un punto d’attrazione turistico-culturale di enorme valenza.

Il tracciato si presta, con tutta evidenza, ad essere riqualificato come pista ciclabile separata dalla sede stradale, nonché come luogo di aggregazione culturale e promozione di iniziative turistiche e di servizio per i cicloamatori.

Dei 27 km dismessi, quelli di interesse, in una prima fase, potrebbero essere 21, dalla Stazione Fs di San Severo sino a quella di Apricena Superiore.

In base a quanto è possibile leggere nel deliberato del Comune di San Severo, avrebbero dovuto provvedere a finanziare uno studio di fattibilità. Gli strumenti di finanziamento, vero nodo di ogni questione, sono stati perfino indicati da Zuffrano nella sua relazione.

Possibile che, nonostante sia stata tracciata in modo così preciso la strada percorrere, nessuno abbia continuato a sviluppare il progetto?

Le delibere di Giunta sono ipotesi? Si tratta di mera letteratura di consumo? Possibile che si proceda sempre e soltanto per annunci?

In ogni caso, chiederemo conto sullo stato dell’arte in Consiglio Comunale, attraverso ufficiali interrogazioni.

Inoltre, fatto decisamente significativo, la ciclovia attraversa l’incrocio macchiato dal sangue dei fratelli Luciani.

Sarebbe un bel modo per onorare quel sangue innocente e fornire una narrazione diversa di un luogo profanato dalla feroce vigliaccheria della mafia.