Scritte offensive contro giudici davanti a Tribunale Civile di Lecce
Vernice rossa e nessuna firma. Indagano i carabinieri.
Quattro scritte offensive fatte con vernice rossa contro i giudici e il loro operato sono state trovate questa mattina sul marciapiede e sul muro davanti al cancello principale del Tribunale Civile di Lecce.
Le scritte, tra cui “GIUDICI LADRI”, non sono corredate da alcuna firma o sigla.
Sono passati pochissimi giorni dall’udienza sull’inchiesta dei presunti scambi di favori tra il giudice della sezione fallimentare Pietro Errede, la sua cancelliera, avvocati e commercialisti. Stamattina alle prime ore del mattina gli addetti della sicurezza del Palazzo di Giustizia di Lecce hanno informato i Carabinieri su alcune scritte apparse sul marciapiede e sui muri esterni del tribunale di via Brenta, dove si svolgono le cause civile, a Lecce.
Le scritte “Giudici puttane a pagamento” e “Giudici ladri”: questi i messaggi lasciati con una vernice di colore rosso.
Immediatamente sono intervenuti i carabinieri del vicino Comando Stazione di Santa Rosa oltre ad informare anche la Digos e il presidente del tribunale Roberto Tanisi il quale ha dichiarato “Preferisco non commentare. Faremo rimuovere queste scritte il prima possibile”, ha dichiarato indignato il numero uno del Palazzo.
Non è escluso che, attraverso la visione dei filmati ripresi dalle telecamere di sorveglianza della zona, si riesca a risalire al o ai responsabili.
Scritte al tribunale civile in bianco Brenta,Lecce.
Ipotesi investigativa non è escluso che le scritte offensive possano essere riconducibili alla recente inchiesta della Procura di Potenza su presunti incarichi pilotati al Tribunale , aperta a carico di nove persone, tra cui Pietro Errede, giudice della sezione commerciale del Tribunale civile di Lecce dove appunto sono state lasciate le scritte.